Ipotesi ex Ance per il liceo musicale Giunta e Fondazione studiano il trasloco

Al vaglio uno scambio di edifici: il Comune cede il da Borso e porta a casa la struttura di via Tolpada. Primi sopralluoghi
TREVISO 28/10/2004 ISTITUTO MANZATO IN P. S. FRANCESCO ISTITUTO MANZATO IN P. S. FRANCESO
TREVISO 28/10/2004 ISTITUTO MANZATO IN P. S. FRANCESCO ISTITUTO MANZATO IN P. S. FRANCESO

Mentre Palazzo da Borso, storica sede del liceo musicale Manzato, subisce l’ennesimo tentativo di restauro, dietro le quinte del cantiere si prepara una importante trattativa per il futuro della scuola di musica. Coinvolge l’associazione che guida l’istituto, ma soprattutto Comune e Fondazione Cassamarca che potrebbero essere protagonisti di un “monopoli immobiliare” in pieno centro storico.

Dopo anni di tentennamenti, l’amministrazione nell’ultimo piano delle alienazioni, tra gli immobili vendibili, ha inserito l’antico palazzo che ospita il Manzato. Valore di mercato ipotizzato, due milioni di euro. Cifra stabilita anche in virtù dei tanti interventi di restauro di cui necessita l’edificio che comunque, in caso di vendita, avrebbe destinazione di sicuro diversa dall’attuale. Il principio infatti è vendere il palazzo, vuoto. Di qui la necessità di trasferire il Manzato. Manildo, anni fa, propose un accordo con Fondazione per spostare la scuola all’Appiani, in modo da sfruttare anche la vicinanza con il Conservatorio, ma il piano non è andato in porto, complice anche la difficoltà di quantificare gli spazi e i concambi. Si è ipotizzato allora Villa Letizia, ma a opporsi pare sia stata la stessa gestione della scuola definendola una soluzione elegante certo, ma poco comoda. Di qui lo stallo. Uno stallo durante il quale sono cambiate sia la gestione dell’associazione Manzato – oggi diretta da Francesco Pedoja – sia l’amministrazione comunale, sia la presidenza di Fondazione Cassamarca. Proprio questi tre nuovi volti, oggi, sono al centro di una proposta di scambio immobiliare tutt’altro che campata in aria; un accordo che potrebbe essere stipulato anche in diretta conseguenza del contratto per la nuova gestione del Teatro Comunale che porterà Comune e Fondazione a costituire insieme una fondazione culturale. Il piano è presto delineato: Ca’ Sugana scambierebbe con Fondazione Palazzo da Borso per il palazzo ex Ance in via Tolpada, chiuso da cinque anni circa e ora anche ufficialmente messo sul mercato dal nuovo esecutivo di Fondazione. Valore del primo immobile 2 milioni, dell’altro 4,9 (su carta). Squilibrio? Mica tanto. Non va dimenticato infatti nell’ambito di tutta questa partita che Ca’Sugana, dopo lungo contenzioso legale, deve incassare da Fondazione ben 2 milioni di euro per gli oneri dell’Appiani. Maxi cifra che Fondazione non ha, o per meglio dire, preferirebbe pagare in immobili che in denaro. Si era parlato del Teatro delle Voci, dell’ex Polstrada, ma il Comune aveva sottolineato di preferire immobili «funzionali». Di qui le spinte per l’accordo su via Tolpada, sostenuto anche dal Manzato stesso che vi troverebbe nuova sede pronta all’uso senza restauri.

Nel palazzo di via Tolpada (proprietà di Fondazione, chiuso da anni e riaperto questo settembre per un evento del Comic Book) sono già stati fatti alcuni sopralluoghi. Uno dei quali proprio con i responsabili del Manzato. Nonostante il lungo disuso, il parere tecnico è che sia «immediatamente utilizzabile». Ma se per il Manzato costituirebbe finalmente una sede agibile e soprattutto «nel centro storico», obiettivo più volte ribadito dalla dirigenza, il trasloco potrebbe costituire anche una buona mossa per Ca’Sugana. —

Federico de Wolanski

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