Intossicata muore dieci giorni dopo l’incendio

Margherita Gallina, 72 anni, non ce l’ha fatta: la sua casa aveva preso fuoco per colpa di una stufa a legna difettosa
Davide Nordio

ALTIVOLE

Lo scorso 24 gennaio era stata vittima di una forte intossicazione di monossido di carbonio a causa dell’incendio che era divampato nella cucina della sua abitazione di via San Pio X ad Altivole: purtroppo le sue condizioni di salute, già minate precedentemente, si sono aggravate mentre era in cura all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Margherita Gallina è deceduta il 2 febbraio a 72 anni: i funerali si sono tenuti venerdì pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Altivole. Margherita Gallina, che tutti chiamavano Rita, lascia il marito Sergio le figlie Roberta, Valeria e Adriana.

L’allarme era scattato alle 16.30 del 24 gennaio: erano stati i vicini di casa ad allertare il 118 dopo aver visto il fumo che usciva dalla finestra dell’abitazione al civico 49 e sentendo il forte odore di plastica bruciata. Ed erano preoccupati anche dal fatto che i due coniugi non uscivano molto spesso di casa e che quindi probabilmente erano imprigionati all'interno. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco arrivati da Montebelluna e Castelfranco, la cui prima preoccupazione è stata quella di mettere in salvo la donna.

Un lavoro ostacolato dal fumo molto denso che aveva ormai invaso tutte le stanze e dalla temperatura molto elevata: l’anziana era stata ritrovata in stato semi cosciente nello scantinato, quindi non a contatto diretto con l’ambiente dove le fiamme continuavano a distruggere ogni cosa che incontravano. Appare quasi certo che la causa dell’incendio che ha completamente devastato la cucina sia da imputare ad un difetto della stufa a legna che riscaldava l’abitazione, da cui sono usciti fumo e fiamme.

La donna era stata presa in cura dal personale dell’ambulanza giunta sul posto, quindi la decisione di intubarla e di trasportarla d’urgenza con l’elicottero all’ospedale di Treviso. Le sue condizioni erano appare subito molto gravi, anche per le patologie di cui soffriva: si sperava in un miracolo, che purtroppo non è avvenuto. —



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