Insulti alla zia via sms: nipote scagionata
Messaggi alla cugina: «Tua mamma sta uscendo con troppi uomini»

Era stata trascinata in tribunale dalla zia per una serie di sms ritenuti diffamatori. Messaggini nei quali la giovane definiva un po' troppo liberi i costumi della parente. Il giudice ha però deciso l'archiviazione per la ventiquattrenne F.E.. Tutto ha avuto inizio con un sms spedito dalla ragazza a una cugina, sua coetanea e sua cara amica, che sta vivendo il problema della separazione dei genitori. «Tuo padre ha ragione a non passarle i soldi perché tua mamma esce con troppi uomini», scrive la ragazza. Da questo sms prende avvio una lunga conversazione. La ventiquattrenne si esprime liberamente e i suoi giudizi nei confronti della zia sono negativi. Il riferimento è sopratutto ai costumi sessuali della donna, ritenuti molto liberi. E mentre lei scrive, all'altro capo del cellulare succede qualcosa. Il telefono passa di mano, alla zia, che decide di stare al gioco: risponde come fosse la figlia senza mai rivelarsi. Finita la conversazione, la donna si presenta con l'elenco degli sms ai carabinieri e, senza esitazione decide di denunciarla per i reati diffamazione e ingiurie. Il sostituto procuratore Francesca Torri apre un'inchiesta Il difensore della ragazza, lavvocato Daniele Panico, presenta una memoria dettagliata per scagionare la ragazza la cui posizione viene poi archiviata.
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