Infermiere morto, le lacrime dei colleghi

Valerio Bosco, 55enne, lavorava al Suem, era presidente della Pro Loco e consigliere a Povegliano

POVEGLIANO. La famiglia, i colleghi del Suem 118 di Treviso, gli amici della Pro loco di Povegliano, il gruppo di maggioranza di cui faceva parte in amministrazione comunale: è unanime il cordoglio per la scomparsa di Valerio Bosco, 55 anni, l'operatore del servizio di emergenza del Ca' Foncello che si è spento nel pomeriggio di martedì nella sua casa di Povegliano, dopo aver lottato contro il cancro. Lo scorso 10 giugno Valerio Bosco era rimasto vittima di un grave incidente in scooter in via Molinella a Povegliano. Quell'episodio, che gli era costato dieci giorni di Rianimazione e più di due mesi di ricovero, aveva aggravato ulteriormente il suo stato di salute, già provato da un tumore scoperto nel 2010 che si era poi ripresentato nella tarda primavera di quest'anno. Valerio Bosco lavorava da una ventina d'anni al Suem 118 di Treviso. Era infermiere ed era stato uno dei pionieri quando il Ca' Foncello si dotò dell'elisoccorso. Aveva operato a lungo a bordo delle ambulanze. Dal 2010 era al centralino del 118. Per i colleghi del Suem trevigiano, la scomparsa di Valerio è un duro colpo. «È morto un grande. Valerio era un uomo retto nel segno della morale e dell'onestà intellettuale. Era punto di riferimento per i colleghi e per chiunque avesse bisogno», scrivono i colleghi in un commosso messaggio, «Non ha mai smesso di vivere, non si è mai chiuso in se stesso. Nella sua attività professionale è stato promotore, artefice e guida per le attività e per i colleghi che con lui hanno vissuto l'esperienza del soccorso nel territorio. Ci mancheranno le sue capacità, i suoi sorrisi, i suoi 'sermoni', la sua voglia di stare insieme, al lavoro e fuori. Anche se non sei più qui, la tua impronta continuerà a rimanere in noi e con noi. Ciao Vale». In questi mesi difficili, i colleghi del Suem 118, a cui va il ringraziamento della famiglia, hanno sempre sostenuto Valerio. Al lavoro, Bosco affiancava l'impegno nella comunità. Attivo con la Pro loco di Povegliano, da anni ne era il presidente. Era tra gli organizzatori della tradizionale corsa podistica. «Anche quest'anno, nonostante la malattia, è rimasto in contatto con i suoi amici e ha dato le direttive», spiega commossa la moglie Paola Bottega, con cui Valerio avrebbe festeggiato il prossimo maggio i 30 anni di matrimonio. Dalla loro unione sono nati i figli Claudio, 28 anni, e Giulia, 24 anni. Bosco era anche consigliere comunale con la lista di maggioranza “Impegno per il Comune”, aveva la delega alla sanità. «Una miniera di idee, una persona di grande capacità», lo ricorda il sindaco Sergio Zappalorto. I funerali domani alle 15 a Povegliano, stasera alle 20 in chiesa il rosario. Offerte all'Advar. (ru.b.)

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