Infarto a Brema per “Beto” Pasin: gelatiere, aveva solo 50 anni

La compagna, al risveglio, lo ha trovato esanime e freddo accanto a sè sabato scorso. E quando ha chiamato i soccorsi, non c’era più nulla da fare: un infarto, verosimilmente, ha stroncato Roberto...

La compagna, al risveglio, lo ha trovato esanime e freddo accanto a sè sabato scorso. E quando ha chiamato i soccorsi, non c’era più nulla da fare: un infarto, verosimilmente, ha stroncato Roberto Pasin, per tutti «Beto». A soli 50 anni. Viveva da tantissimi anni a Brema, ma era un «fiol» di San Liberale, dov’era cresciuto negli anni ’60 e ’70, prima di partire per la Germania per lavorare nelle gelaterie, e più recentemente anche nel settore edile.

Appena poteva, Beto tornava sempre a San Liberale, dove lo aspettavano gli amici. Da giovane aveva giocato a basket, poi la passione per il mare (si era imbarcato girando il mondo ancora minorenne). Amante della musica , era fan dei Pink Floyd e di Bob Marley, grandissimo cultore della Guinness sin dai tempi dello storico Ryan’s pub di Saletto, e aveva conservato un forte legame con il quartiere e Treviso. «Uno spirito libero», lo ricordano affranti gli amici, «un vero cittadino del mondo».

Lascia la mamma Bertilla, le due sorelle Gabriella e Daniela, il fratello minore Luca, che hanno appreso la notizia dalla compagna di Roberto, e si sono già recati in Germania per il mesto pellegrinaggio.

L’ultimo saluto, dopo la cremazione in Germania, si terrà a Treviso una volta espletate le complesse pratiche burocratiche.

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