«In via Zermanese cavalcavia senza luci: è pericoloso»

«Bisogna potenziare l’illuminazione del cavalcavia a chiocciola di via Zermanese, davanti alla caserma Volta: la scarsa illuminazione mette a serio rischio i pedoni, vista anche la ristrettezza della pista pedonale. E sono a rischio soprattutto i profughi della ex Caserma Serena, che camminano in continuazione lungo il cavalcavia: sono scuri di pelle, con la poca luce rischiano di non essere visti e quindi investiti». Torna alla carica Domenico Piccoli, portavoce del comitato dei residenti di Dosson e Treviso che chiedono «più trasparenza nella gestione del centro di prima accoglienza aperto alla Serena, dove ormai ci sono più di 500 profughi», dice Piccoli, «È una situazione che diventa sempre più difficile, con situazioni di disagio e di rischio, basti citare il caso della piccola Ruth Naomi, venuta al mondo troppo presto e vissuta solo pochi giorni, per poi morire all’ospedale di Treviso, dove la madre, ospite della Serena, aveva partorito».
I residenti sono sempre più preoccupati, e infatti hanno chiesto e ottenuto per il primo ottobre un incontro a Ca’ Sugana con il sindaco Giovanni Manildo ma anche con quello di Casier Miriam Giuriati: «Vogliamo chiedere ai sindaci di portare avanti la nostra richiesta di maggiore chiarezza nella gestione dei profughi alla Serena, chiederemo anche di visitarla, se la prefettura lo consentirà. E chiederemo appunto al sindaco Manildo di potenziare l’illuminazione dei 120 metri del cavalcavia di via Zermanese».
Sempre il comitato dei residenti ha deciso di avviare una raccolta firme per chiedere alla prefettura che venga abbassato il tetto previsto per gli ospiti sempre della Serena, almeno dimezzandolo, rispetto alle 500 presenze.
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