«In via Cantore 4 mila mezzi al giorno»

Quattromila automobili al giorno, che troppo spesso sfrecciano ad alta velocità lungo quella scorciatoia tra il Chiodo, via Montello e i Passeggi che si chiama via General Cantore, senso unico gettonatissimo per aggirare l’anello del Put. Le hanno contate i residenti, quelle auto: «Un decimo di quante passano lungo il Put ogni giorno: una enormità». E sono appena tornati alla carica con Ca’ Sugana, visto che la precedente amministrazione comunale non li ha badati, mentre l’attuale vede il sindaco Manildo come loro illustre vicino. E così giorni fa hanno scritto al Comune, un appello firmato da una ventina di residenti, per chiedere nell’ordine: riasfaltatura della strada, sconnessa in più punti; segnalazione più chiara della carreggiata; abbassamento del limite di velocità a 30 chilometri orari, con annessi maggiori controlli da parte dei vigili urbani; la posa di paletti divisori in curva e nei punti più pericolosi della via, per evitare investimenti; sostituzione dei rallentatori del traffico, visto che gli attuali perdono ormai i pezzi. «Manderò i vigili urbani a fare un sopralluogo», promette il vicesindaco Grigoletto, delega alla viabilità.
La situazione è davvero pesante: è dal lontano 2001 che i residenti della zona protestano. Un disagio provocato dal traffico alternativo al Put rappresentato dalla grande “controrotatoria” che comincia da Strada Ovest, all’altezza di via Monfenera. Si imbocca via Aleardi e dopo l’incrocio con via Lanceri di Novara, davanti alla De Dominicis, si sfocia in viale Luzzatti. Poi c’è via Botteniga, dove converge anche chi viene da Santa Bona e da nord. E alla fine, fra San Bartolomeo e il Chiodo, ecco via Montello, il ponte sul Botteniga, e la svolta malandrina a sinistra appunto in via Cantore, per sfociare in viale Vittorio Veneto.
Via Cantore è insomma l’unico sfogo, nel tratto fra via Montello e via Vittorio Veneto. E provoca rumore, traffico, smog. Ma proteste analoghe a quella dei residenti di via Cantore sono scoppiate anche in viale Brigata Marche e via Zanella, a Selvana. (a.z.)
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