In un condominio a Treviso: rumori sospetti al piano di sopra, ma è il vicino che prega

Sente dei tonfi, chiama il 113: era il vicino musulmano inginocchiato. Due notti fa, una pattuglia della squadra volante è intervenuta in condominio di via Noalese a Treviso, nella zona dell’aeroporto, ed ha risolto il curioso “giallo” dei rumori provenienti da un piano superiore

TREVISO. Quel ticchettio che nelle ultime sere sentiva provenire dal piano di sopra l’aveva preoccupata a tal punto da prendere il telefono e chiamare la polizia. Due notti fa, una pattuglia della squadra volante è intervenuta in condominio di via Noalese a Treviso, nella zona dell’aeroporto, ed ha risolto il curioso “giallo” dei rumori provenienti da un piano superiore a quello dove abita una cinquantenne. Si trattava di un musulmano che, durante la preghiera, continuava a genuflettersi e alzarsi. L’uomo, alla polizia, ha assicurato che avrebbe preso un tappetino per risolvere il problema.

Il fatto risale alla notte di mercoledì, poco dopo le 23, quando una cinquantenne trevigiana, che vive in un appartamento di un condominio di via Noalese, a poche centinaia di metri dall’aeroporto Canova, preoccupata per gli strani rumori che provengono dal piano di sopra e che da qualche giorno le tolgono il sonno, decide di chiamare il 113. Gli agenti della sala operativa inviano immediatamente sul posto una pattuglia. Una volta sul posto, gli agenti raccolgono la testimonianza della donna ed effettivamente constatano anche loro gli strani rumori provenienti da piano di sopra. A quel punto i poliziotti hanno voluto vederci chiaro ed hanno suonato al campanello dell’appartamento soprastante quello della cinquantenne. Ad aprire la porta è stato un uomo di origini marocchine. Dopo aver sentito la ragione della visita degli agenti della questura, il cittadino straniero ha subito spiegato la ragiona di quei rumori che lui stesso, involontariamente provocava. Il marocchino ha spiegato alla polizia che quei rumori altro non erano che le sue ginocchia quando, durante la preghiera musulmana della sera, s’inginocchiava. Dopo essersi scusato, l’uomo ha assicurato che avrebbe comprato un tappetino per risolvere il problema.

 

Argomenti:immigrazione

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso