In coma dopo il parto, mamma salvata a Castelfranco

CASTELFRANCO. Il parto cesareo, la setticemia, poi la neomamma finisce in coma. La gioia della maternità che rischia di trasformarsi in tragedia. Solo grazie ai medici dell’ospedale di Castelfranco, la giovane madre è stata salvata e si è ripresa, potendo abbracciare il suo piccolo.
Una storia di “buonasanità” che arriva dal San Giacomo. Un parto cesareo, effettuato nel reparto di ginecologia dell’ospedale di Castelfranco diretto dal primario Domenico La Gamba, poteva trasformarsi in una tragedia con la perdita di una neomamma. «Siamo stati in ansia per circa due settimane», racconta il primario, «la mamma marocchina ha rischiato molto, ma dopo una quindicina di giorni è uscita dalla rianimazione e ha potuto finalmente riabbracciare suo figlio. Proprio per questo è sempre da privilegiare il parto spontaneo e se proprio è necessario per motivi d’urgenza e di altra natura, si esegue il parto cesareo. Infatti il cesareo è un intervento chirurgico a tutti gli effetti e quindi come tutti gli interventi può avere diverse complicazioni come sono emerse nel caso in questione. Siamo dovuti intervenire d’urgenza per sofferenza fetale, abbiamo effettuato il cesareo ma successivamente l’addome è stato colonizzato da batteri che hanno portato la giovane paziente a una setticemia. La mamma dopo il parto stava male, siamo dovuti intervenire d’urgenza e più di una volta, per rimuovere le raccolte ascessuali che si erano create e che avevano intaccato l’addome».

Nello specifico, spiega il primario, l’intervento «eseguito in equipe con la rianimazione è consistito nella sterilizzazione dell’addome oltre all’asportazione dell’utero. Difficile capire come mai questi batteri salutari per la nostra digestione siano risaliti nell’addome, provocando questa gravissima situazione e un’infezione vastissima. Si è salvata grazie alla sua giovane età e alle diverse terapie antibiotiche che le sono state somministrate».
Oltre al “miracolo dell’anno” la divisione di ostetricia-ginecologia ha raddoppiato gli interventi arrivando a quasi 800 nell’anno appena concluso, e ha ricominciato a lavorare in regime. Negli anni era stata abbandonata dal punto di vista ginecologico, ora grazie all’amministrazione sanitaria, l’arrivo di altri medici, e ha iniziato a lavorare attestandosi un reparto in buona salute. Anche a Castelfranco Veneto, come a livello nazionale, sono diminuite le nascite che nell’anno 2019 si fermano a 700, quasi un centinaio di bimbi in meno rispetto all’anno precedente. Per il reparto, l’anno appena terminato ha segnato anche un fatto del tutto “anomalo” sia pur naturale: quasi tutto il personale femminile medico-sanitario è stato assente per gravidanza. Sono state sostituite da giovani ostetriche neo laureate, oltre al personale medico a gettone o ex primari in pensione che coprivano specie i turni alla notte. —
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