Il volto della biglietteria «Scartata senza rispetto»

«Stamattina (ieri, ndr) mi sono alzata con l’amaro in bocca ripensando alla giornata di ieri (9 agosto, ndr), dopo quarant’anni di lavoro in teatro si è ritenuto che la mia figura professionale non fosse utile per la nuova gestione del teatro Comunale di Treviso».
Carla Baldan, anima della biglietteria del teatro Comunale Del Monaco, dopo esser stata per anni il “pilastro” del teatro Accademico di Castelfranco, non ha affatto gradito i criteri seguiti dallo Stabile del Veneto nell’assumere 7 dei 13 dipendenti del teatro da Fondazione Cassamarca.
E ha scritto, a caldo, un’appassionata lettera al nostro giornale: «Certo i numeri (benedetti numeri!) non consentivano l’utilizzo di tutto il personale, quindi la scelta è stata fatta», scrive, «L’amaro è dovuto anche al fatto che conosco da anni le persone che hanno stilato l’elenco ma da loro non ho avuto né un saluto né un accenno al fatto che, forse, la scelta è stata fatta non solo considerando i numeri e/o le professionalità, ma anche altri criteri».
Ancor più amara la conclusione: «Certo, si dice, “non siamo tenuti a spiegare le scelte fatte”, ma in questa situazione credo sarebbe stato un gesto di rispetto non solo per la mia professionalità, anche per me, come persona; rispetto della persona che in questa trattativa è mancata. Ringrazio tutte le persone che ho conosciuto e frequentato in questi anni, sia davanti che dietro il sipario, per il lievito e sale che hanno portato nella mia vita non solo professionale».
Una lettera che farà discutere all’indomani dell’accordo con cui lo Stabile del veneto ha assunto appunto 7 dipendenti dei 13 delle (liquidata) Teatri spa, mentre Fondazione adesso impiegherà gli altri sei nella attività culturali (teatri, musei e conferenze). Una lettera che fa capire come le modalità adottate abbiano lasciato strascichi anche all’interno del personale. Ci saranno altre polemiche, sulle scelte e sui criteri adottati? —
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