Il regalo del barbiere Sam «Un taglio gratis per tutti»

Il giovane italo-ghanese lavora in un salone di Padova, vive a Resana e si è sposato a Castelfranco: «Ho ricevuto tanto, ora voglio dare» 
Felice Paduano

LA STORIA

Taglio di capelli gratis, sabato scorso, per una cinquantina di giovani, sia italiani che figli di stranieri, al Beauty Salon del parrucchiere ghanese Samubitt, in via Nicolò Tommaseo, a pochi metri dalle Cucine Popolari, a Padova. Per tutta la giornata, specialmente di mattina, una lunga fila si è formata davanti al salone di Sam, il cui lavoro è elogiato già da tanti clienti sia su Instagram che su Facebook. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri al comando del luogotenente Giovanni Soldano, ma solo per evitare assembramenti.

Samubitt, giovane barbiere, è molto conosciuto tra gli addetti ai lavori. Da sette anni lavora a suon di musica nella parruccheria di via Tommaseo, ma abita a Resana da sempre, dove vive anche la mamma. Ha imparato il mestiere nella scuola Enaip della Provincia di Treviso ed è sempre stato molto stimato da tutti i suoi maestri perché taglia i capelli con un stile tutto suo. L’estate scorsa, dopo un lungo fidanzamento con una connazionale, si è sposato a Castelfranco e ha invitato tantissimi amici e parenti.

Il taglio dei capelli nel suo negozio costa 10 euro, ma sabato, un po’ per beneficenza e un po’ per una scelta di marketing, ha lavorato tutto il giorno senza incassare un euro. «È stata la mia bravissima mamma a insegnarmi che nella vita bisogna ricevere bene, ma anche dare senza niente in cambio», racconta il giovane italo-ghanese.

«Sono arrivati ragazzi di tutte le età, molti di loro vanno ancora a scuola e mi seguono su Instagram. Tanti figli di africani, ma anche studenti italiani che amano la moda e il mio stile. Io ringrazio l’Italia per tutto quello che ha fatto e fa per la mia famiglia e per gli immigrati. Ormai mi sento italiano al cento per cento, ma non per questo rinnego le mie origini e le abitudini che mi porto dietro».

In fila c’era anche uno studente padovano, che frequenta le scuole dei Rogazionisti all’Arcella. «Bella iniziativa», ha detto Francesco. «Questa è la nuova Italia multietnica che piace a noi». —



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