Il radar dell’aereo e la tecnologia Nasa scoprono mille falle dell’acquedotto

L’impianto utilizzato per trovare le rotture delle tubazioni è quello usato per cercare l’acqua su Marte I guasti identificati nel primo anno di monitoraggio hanno consentito un risparmio di un milione di euro 

CODOGNè

In un anno sono state scoperte un migliaio di falle nell’acquedotto gestito da Piave Servizi, attraverso il sorvolo di velivoli e il radar. «Il volume d’acqua recuperato si tradurrà nel taglio dei costi di gestione per circa un milione di euro», annunciano dalla società che ha sede a Codognè e gestisce il sistema idrico in trentanove Comuni, tra Coneglianese, Vittoriese, Opitergino e altri al confine tra Trevigiano e Veneziano. Sono 70mila i metri cubi d’acqua potabile non sprecati, grazie alla scoperta del 90% delle perdite nei tubi che altrimenti avrebbero continuato a goccialare, per un risparmio medio di 1.000 euro a falla. Questi alcuni dati forniti da Piave Servizi. A maggio dello scorso anno era iniziato il monitoraggio con una tecnologia derivata dalla Nasa e pensata per cercare acqua su Marte, brevettata da Utilis Corp. Ad effettuare i rilievi è l’azienda 2f Water Venture di Padova, che ha stipulato con Piave Servizi un contratto triennale. All’interno di un aereo si trova un particolare radar che geo-localizza i punti in cui vi sono anche delle “micro fratture” nelle tubazioni. «La maggior parte delle perdite non sono segnalate o sono di piccola entità – spiega Alessandro Bonet, presidente di Piave Servizi - solo il 10% delle dispersioni sono visibili o indicate dall’utenza, allertata da improvvisi cali di tensione. Ecco perché la nuova tecnologia che stiamo adottando è così importante. Ci permette di intervenire laddove altrimenti avremmo trovato maggiori difficoltà, scongiurando elevati sprechi d’acqua e ingenti perdite economiche». L’investimento per il progetto da parte di Piave Servizi è stato di 5 milioni di euro, ma è meno dispendioso rispetto ad analisi normali. «I nostri tecnici – aggiunge il presidente Bonet - stimano che il volume d’acqua recuperato dalle mille perdite raggiungerà i 70 mila metri cubi in un anno. Il costo complessivo dell’indagine tradizionale sommata al conseguente intervento sul posto oscilla tra i 1.200 e i 2.000 euro a perdita localizzata, la tecnologia di Utilis Corp garantisce per la stessa attività un costo di circa 800 euro per perdita. La buona notizia, quindi, è anche per i cittadini, la cui spesa in bolletta potrà essere reinvestita da Piave Servizi in altri settori, quali ad esempio le infrastrutture». —



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