Il parroco ferma il processo alla “vecia”

SILEA. In chiesa, la via crucis del venerdì di quaresima e la veglia. Fuori, a poche decine di metri sulla sponda del Sile, risate, scherzi, battute e ironia prima che la vecia finisca al rogo. Padre Giancarlo Breda, parroco di Cendon, ha detto "no". Ed è così che la "Siora Armida Guerra in Piassa", che con il sindaco condivide il cognome da sposata, si è salvata dal processo di metà quaresima anche ieri sera, dopo un primo rinvio giovedì per la pioggia. Stavolta, però, la tradizione della vecia si è schiantata contro la tradizione religiosa. Risultato: processo rinviato ancora una volta, l'appuntamento è per giovedì 10 marzo, sempre alle 20.45 nella location lungo il Sile che fa del rogo di Cendon l'appuntamento più atteso e partecipato dell'hinterland. Un nulla di fatto che ha lasciato l'amaro in bocca ai paesani e alle centinaia di persone che ogni anno affollano la sponda del fiume. Lo stop è maturato nella primissima mattinata di ieri, dopo che giovedì, visto il perdurare della pioggia, l'organizzazione aveva comunicato il rinvio proprio a ieri sera, confidando nel bel tempo. Impossibile far convivere la celebrazione della veglia del venerdì di quaresima con le arringhe tutte da ridere del tribunale galleggiante, impossibile riuscire a pregare in chiesa se fuori a far baldoria e far divertire ci sono il giudice sommo Geremia Chardonnay, l’avvocato dell’accusa Ijeto Borea, il difensore Gustavo Bogoi, con i cancellieri Gofredo Descuerto e Caivo de Mente impegnati a proiettare le prove pro e contro la vecia sui maxi schermi allestiti ai lati del palco. Tra i capi d'imputazione della "Siora Armida Guerra in Piassa", le famiglie arcobaleno e multicolore, i musei aperti e poi chiusi, le piste ciclabili non percorribili, le banche nel caos, il tutto arricchito da un'esilerante satira di Star Wars. Il parroco ha contattato gli organizzatori sottolineando l'inopportunità della data scelta. "Ogni evento ha un suo momento", ha commentato il sindaco Silvano Piazza che vive proprio a Cendon. E al gruppo che da tempo e con passione lavora alla stesura del processo e alla preparazione della vecia, non è rimasto altro che acconsentire, scegliendo di non rinviare il processo a questa sera, tenuto conto delle previsioni meteo ancora avverse, ma di posticipare il tutto di qualche giorno, con buona pace della tradizione e degli appuntamenti religiosi.
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