Il Golf Club Condulmer piange Lombardini
In 45 anni di gestione ha ospitato big come Agnelli e Reagan e aumentato i soci da 40 a 500

Gianni Lombardini 75 anni assieme al personale del ristorante
MOGLIANO.
Zerman in lutto per la scomparsa, a 75 anni, di Gianni Lombardini, gestore storico del bar-ristorante Golf Club di Villa Condulmer. Conosciutissimo nell'ambiente del golf aveva iniziato a lavorare nel Club, 45 anni fa con la moglie Ivana. Nato a Rimini, aveva lasciato la sua città natale a 14 anni per trovare fortuna, lavorando per anni come ferroviere prima di approdare come ristoratore a Zerman.
Aveva in mano la gestione del Golf-club da 45 anni e amava a tal punto il suo lavoro da coinvolgere anche la moglie Ivana rimastagli accanto fino all'ultimo. Si è spento ieri mattina alle 8.45, dopo sei mesi di sofferenza affronata con coraggio. A gennaio gli era stata diagnosticata una neoplastia al polmone: venerdì sera il ricovero in ospedale e ieri mattina il decesso. «Era un uomo straordinario - dice commosso il figlio Andrea - venerdì sera si è sentito male al Golf club e quando io l'ho soccorso la sua unica preoccupazione era di non lasciare soli i clienti del locale». Amava moltissimo il suo lavoro ed era molto conosciuto negli ambienti sportivi. Mezzo secolo di lavoro a Zerman, dove aveva iniziato a lavorare nel 1961 come responsabile di sala al ristorante di Villa Condulmer insieme al suo grande amico Giacomino, titolare del ristorante «L'Incontro» di Treviso e affiancato da altri due suoi grandi amici: Arturo e Piero Filippini titolari del ristorante «Da Alfredo Toulà» «Era un uomo straordinario - lo ricorda commosso Arturo Filippini - La nostra era un'amicizia profonda che ci aveva portato a sposare delle ragazze, amiche anch'esse. Era sorridente e amava la vita». I suoi clienti lo ricordano come un uomo sempre disponibile, con la battuta pronta. «Non era un gran chiacchierone, ma rideva spesso e faceva ridere anche gli altri», assicurano i frequentatori del Club. Molto conosciuto anche a Mestre e Treviso aveva ospitato nel suo locale dei veri e propri big: da Ronald Reagan, 40º presidente degli Stati Uniti d'America che aveva soggiornato a villa Condulmer nel 1987, alla famiglia Agnelli. Ma lui era semplice: «Non aveva importanza quanto famosa fosse una persona - continua tra le lacrime il figlio Andrea - Il cliente era sacro, chiunque fosse». Il lavoro era per lui una missione: iniziò a lavorare quando i soci del Club erano 40 e aveva contribuito attivamente alla crescita della struttura, che oggi conta 500 iscritti. Ha lasciato la moglie Ivana e due figli a cui aveva insegnato con dedizione il mestiere: Andrea e Luca. I funerali saranno celebrati probabilmente martedì nella chiesa di Zerman.
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