Il centro di medicina apre con 70 medici e la riabilitazione

MONTEBELLUNA. Dall’unione tra il Poliambulatorio Rinaldi ed Eos Medica nasce il Centro di Medicina di Montebelluna, che esordirà lunedì a Villa Rinaldi, sede finora del Poliambulatorio Rinaldi. Dalla...

MONTEBELLUNA. Dall’unione tra il Poliambulatorio Rinaldi ed Eos Medica nasce il Centro di Medicina di Montebelluna, che esordirà lunedì a Villa Rinaldi, sede finora del Poliambulatorio Rinaldi. Dalla fusione tra il Poliambulatorio Rinaldi, esistente fin dal 1988, ed Eos Medica, nata nel 2002, è nata quindi una nuova realtà, ben più consistente, entrata poi a far parte di quella rete di strutture private e convenzionate che abbraccia 4 province venete, ossia Treviso, Padova, Belluno e Venezia, che è il gruppo Centro di Medicina, nato nel 1983 e che può contare su 240 dipendenti e circa 600 medici e professionisti, in oltre 50 specialità. Nella sede di Montebelluna troveranno posto il poliambulatorio specialistico, l’ambulatorio chirurgico, il servizio ecografia ed eco color doppler, la medicina dello sport e la medicina estetica. Presso la struttura di Villa Rinaldi, uno storico e vasto complesso all'angolo tra via Montegrappa e via Foresto, adibito a servizi sanitari da ben 25 anni, si effettueranno anche le visite per la medicina del lavoro. La nuova sede del Centro di Medicina, che ha come direttore sanitario incaricato il dottor Carlo Di Salvo, metterà a disposizione dei pazienti del territorio oltre 70 specialisti in circa 30 specialità diverse, oltre ad una equipe di 10 fisioterapisti, dando vita ad un centro fisioterapico e della riabilitazione di riferimento per il territorio. E se serviranno servizi ad alta specializzazione, il Centro di Medicina di Montebelluna è collegato a quello di Treviso per alcuni servizi d’eccellenza, quali il laboratorio analisi, il servizio oculistica ed il centro di chirurgia refrattiva, la chirurgia in day surgery, la radiologia, la procreazione medicalmente assistita, il servizio check up. (e.f.)

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso