"I trevigiani come i rom, non pagano le tasse"

«I rom non pagano le tasse». «Se è per quello, non tutti i trevigiani le pagano, le tasse...». La replica - a bruciapelo - dell’assessore al sociale Liana Manfio all’ennesimo attacco della Lega su assegnazioni di case popolari ai rom nel quartiere di Santa Bona, ha infiammato l’altra sera il consiglio comunale. Non che mancasse il nervosismo, tra i banchi del consiglio ai Trecento. Scintille ripetute, fra Lega ed esponenti del centrosinistra, dopo che pure dalla maggioranza erano arrivate attestazioni di solidarietà all’ex sindaco Giancarlo Gentilini, che denunciava le scritte offensive apparse vicino alla sua abitazione, in viale Montegrappa.
Ma è bastato che la Lega andasse all’attacco dell’assessore al Welfare, in due riprese - su due assegnazioni, una delle quali già oggetto di precedente discussione in consiglio – che è nata la bagarre. E lo stesso presidente del consiglio, Franco Rosi (Treviso Civica) ha dovuto più volte richiamare i colleghi al rispetto del protocollo istituzionale e degli interventi altrui. In precedenza era andato all’attacco il leghista Sandro Zampese, con il caso della famiglia rom che ha l’Audi 6, a Santa Bona. Poi, Mario Conte (lista Gentilini), che ha chiesto di intervenire e monitorare una situazione al civico 105 di via Santa Bona, per «viavai» che preoccupano i residenti, di traslochi e di «sospetti» su una possibile doppia assegnazione, in sostanza allo stesso nucleo familiare.
L’assessore Manfio ha subito replicato: «Parlate di rom, ma quelli sono cittadini che abitano a Treviso da 30 e più anni ...». Come dire: a tutti gli effetti di legge sono trevigiani. Contro-replica di Conte e Zampese: «Peccato che i rom non paghino le tasse, dichiarano zero e poi hanno appunto auto di lusso...». È stato a quel punto che Manfio è sbottata: «Ci sono anche trevigiani che non pagano le tasse...». La temperatura in consiglio è salita, e invano il presidente Rosi ha cercato di riportare la discussione sui binari dell’ordine del giorno.
L’assessore Manfio, chiedendo di poter replicare sul punto sollevato da Lega e Lista Gentilini, ha ribadito alcuni principi della gestione dell’assessorato in materia di assegnazioni di case popolari: «Per la legge non ci sono categorie, c’è solo il bisogno, noi aiutiamo chi ha più bisogno», ha dichiarato, «Se ci sono incongruenze nei redditi, anche relativamente al possesso dell’auto e di altri beni, controlleremo e verificheremo». E ha concluso sferrando un attacco frontale alla Lega, rivolgendosi in particolare al capogruppo Zampese: «E poi scusate, sono state le amministrazioni precedenti alla nostra, quelle guidate da voi della Lega, a vendere case Ater a famiglie Rom. Abbiamo controllato, lo sappiamo per certo: è accaduto ad esempio in via Piavesella».
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