I pannelli pubblicitari? Diventano sneakers

L’azienda Miareal ricicla i maxi-cartelloni e li trasforma in scarpe di griffe Caterina Rallo: «Perché buttare via tutto quel materiale? Meglio trasformarlo»
Di Serena Gasparoni

SAN VENDEMIANO. Enormi teli pubblicitari che alla scadenza della campagna pubblicitaria divengono materiale di scarto da smaltire, spesso con costi notevoli. E allora perché non riutilizzare tutta quella “plastica” che altrimenti andrebbe sprecata e darle una nuova destinazione d’uso? L’idea è venuta all’azienda Miareal Srl di Zoppè a San Vendemiano che si occupa di stampa, allestimenti e maxi affissioni pubblicitarie per interni ed esterni e che ha deciso di riutilizzare il materiale dei pannelli “scaduti” per creare sneakers all’ultima moda. L’azienda si occupa di quelle enormi pubblicità spesso utilizzate per ricoprire la facciata di palazzi del centro storico in fase di ristrutturazione o che compaiono agli svincoli delle strade: pannelli pubblicitari che raggiungono anche la dimensione di cento metri quadri. Una volta scaduta la campagna quei pannelli non servono più a nulla: e proprio da qui nasce l’idea delle scarpe. «Perché non utilizzare tutto quel materiale per creare scarpe da ginnastica ecosostenibili, dal design innovativo e di ottima qualità?», spiega Caterina Rallo, 34 anni, dieci dei quali trascorsi nel campo pubblicitario, una delle ideatrici e socia di maggioranza della Mia Sneakers, la piccola società che pochi mesi fa ha messo in commercio la sua prima collezione di “sneakers” interamente realizzate dal riciclo delle affissioni pubblicitarie. «Il prodotto viene interamente realizzato in Italia. Usiamo collaboratori esterni come i modellisti che hanno permesso di dare forma alla nostra idea e un laboratorio di Montebelluna in cui il prodotto viene realizzato», prosegue Caterina. Una volta cessata la loro funzione i pannelli vengono tolti dalla struttura, lavati, subiscono una prima fase di taglio vengono selezionati e divisi i colori, per quanto possibile. «Ogni modello è unico, addirittura capita che la scarpa destra sia diversa da quella sinistra. Sono tutti pezzi numerati».

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