I Nas negli ambulatori dentistici Favero

ODERZO. Blitz dei carabinieri del Nas, ieri, nella Clinica odontoiatrica che ha sede a Padova, in via Venezia, nell'abitazione padovana del suo direttore, il professor Gian Antonio Favero, oltre a una decina di ambulatori dentistici delle Clinica Favero distribuita in tutto il Nordest.
A coordinare l'operazione la procura di Padova che, insieme al decreto di perquisizione, ha notificato al docente un avviso di garanzia: l'ipotesi di reato è abuso d'ufficio.
Moltissimo il materiale sequestrato dai militari, per lo più documentazione sanitaria e cartelle cliniche dei pazienti oltre a supporti informatici. Militari che sono arrivati nella Clinica padovana al mattino e non se ne sono andati prima di sera mentre Favero, nervosissimo, assisteva impotente alla valanga giudiziaria che lo sta travolgendo.
L'inchiesta è solo all'inizio. Ed è scattata rapidissima dopo un esposto all'autorità giudiziaria firmato dal direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Padova, Adriano Cestrone, in seguito a un servizio trasmesso ieri sera da "Striscia la notizia".
La trasmissione di Canale 5 era stata sollecitata da segnalazioni di pazienti della Clinica odontoiatrica (che è struttura dell’Azienda ospedaliera). Molti fra loro sarebbero stati "invitati" a seguire le cure in uno dei diversi ambulatori privati della Clinica Favero con il miraggio di spendere meno. Ovvio che Cestrone, in scadenza a dicembre dal suo incarico di direttore generale, doveva correre ai ripari se non voleva incappare pure lui in qualche guaio. Ecco la fretta nel presentare la denuncia nei confronti di Gian Antonio Favero (che pure è legato alla stessa area politica pidiellina) prima della messa in onda del servizio. Sembra che nelle prossime ore siano attese le dimissioni volontarie del professor Favero dalla direzione della Clinica padovana: un tentativo, forse, di arginare la frana che sta avanzando.
Il professor Favero, che compirà 62 anni il 27 dicembre e non ha ancora l'età per la pensione, è ordinario di implantologia, mentre il fratello Lorenzo è associato di protesi dentaria nella stessa Clinica padovana. I due fratelli Favero sono soci e titolari della "Clinica Favero", una rete di ambulatori dove lavorano i due rampolli di famiglia, i gemelli Lorenzo e Giovanni, oltre ad altri odontoiatri, personale sanitario e amministrativo per un totale che arriva alle 150 unità.
I carabinieri del Nas di Padova guidati dal maggiore Pietro Mercurio, supportati dai colleghi di Treviso, hanno visitato gli ambulatori di Treviso (due studi), Oderzo, Belluno, Conegliano, Motta di Livenza, Mogliano, Pordenone, Villorba e Trieste, esclusi gli ambulatori di Cortina e Napoli (due studi sono attivi a Londra e a Bucarest, mentre altri sono di prossima apertura a Roma e a Milano).
Nel 2005 la Clinica odontoiatrica – inaugurata dall’allora governatore del Veneto Giancarlo Galan il 15 marzo dello stesso anno – fu al centro di un’inchiesta poi archiviata in seguito a un esposto di Rifondazione e della Cgil.
Era previsto il trasferimento della Clinica nell’ex ospedale ai Colli di proprietà dell’Usl 16: si preferì affittare, per 548 mila euro al mese, la sede di via Venezia locata da un gruppo imprenditoriale al quale, attraverso varie scatole societarie, facevano parte i fratelli Favero.
Cristina Genesin
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