I finanzieri Arrighi e Freni sotto inchiesta anche a Venezia

TREVISO. Sono stati messi sotto inchiesta anche dalla procura della Repubblica di Venezia i due finanzieri Stefano Arrighi, 62 anni di Conegliano, e Biagio Freni, 55 anni di Scorzè, indagati per una serie di reati che, a vario titolo, vanno dalla corruzione alla rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, passando per la truffa.
Accessi abusivi con computer
La nuova tegola riguarda reati che vengono contestati solo in tribunale a Venezia come ad esempio quello i reati legati all’informatica. In particolare ad Arrighi si contesta appunto il reato 615ter del codice penale, l’accesso abusivo di un sistema informatico.
In altre parole, il capitano della guardia di Finanza, con l’utilizzo delle proprie credenziali, avrebbe effettuato numerosi accessi alle banche dati in uso alle Fiamme Gialle «per finalità - contesta il pubblico ministero Raffaele Incardona - diverse da quelle di servizio» per riferire poi gli esiti delle ricerche a chi gliene faceva richiesta.
Gli accessi erano svariati e potevano riguardare la banca dati dell’Aci per vedere a chi era intestata un’auto attraverso l’inserimento del numero di targa, oppure la banca dati dell’Anagrafe tributaria per acquisire informazioni su determinate società.
Ongetta ha patteggiato
Nel frattempo, l’imprenditore Andrea Ongetta, titolare della Ongetta srl, industria tessile di Ponte di Piave, è uscito di scena dall’inchiesta con un patteggiamento. È infatti dai due orologi Iwc modello Pilot’s del valore di 5.650 euro ciascuno consegnati al capitano Arrighi e al luogotenente Freni che scattò l’indagine del pubblico ministero Giulio Caprarola sul presunto addomesticamento di una verifica fiscale alla Ongetta srl.
Quei regali costarono, 4 anni e mezzo fa, ai finanzieri e all’uomo d’affari la misura cautelare degli arresti domiciliari. Ora le indagini su quella vicenda sono chiuse e il pubblico ministero Caprarola si appresta chiedere il rinvio a giudizio dei due finanzieri.
Nel corso delle indagini poi gli investigatori hanno scoperto un nuovo presunto caso di verifica fiscale addomesticata che vede indagato, oltre ad Arrighi (difeso dall’avvocato Maurizio Paniz) e a Freni, anche l’imprenditore di Vedelago Loris Vello, 60 anni, titolare della Vello srl (difeso dall’avvocato Piero Barolo).
Altra verifica sospetta
La verifica è iniziata nel settembre del 2013 e conclusa nel maggio del 2015. Cosa contesta ai due finanzieri il pubblico ministero Caprarola? Di aver sostanzialmente rivelato notizie sulla verifica fiscale in corso, anche quando ad Arrighi era subentrato come direttore della stessa un altro ufficiale.
In particolare a Freni di aver fatto da “intermediario” tra Vello e il capitano, direttore della verifica fino al luglio 2014, mentre ad Arrighi di aver ottenuto, nel giugno 2015, da Vello, tramite una concessionaria di Castelfranco, un sostanzioso sconto da 11.900 euro per l’acquisto di una Bmw X4. —
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