I distributori di benzina svincolati da orari e turni

Sentenza dell’Antitrust dà ragione alla Gisc di Treviso: stop a tutti i paletti Il presidente Parin: «I gestori saranno liberi di aprire quando vogliono»
Di Serena Gasparoni
In allegato trasmetto foto della protesta dei benzinai trevigiani in partenza per Padova da viale IV novembre. Il presidente Moreno Parin con la maglia rossa.....Impianto Agip di viale IV novembre.....Segue nella prossima mail comunicato stampa..... - Sit-in dei benzinai Agip
In allegato trasmetto foto della protesta dei benzinai trevigiani in partenza per Padova da viale IV novembre. Il presidente Moreno Parin con la maglia rossa.....Impianto Agip di viale IV novembre.....Segue nella prossima mail comunicato stampa..... - Sit-in dei benzinai Agip

TREVISO. Basta vincoli in tema di aperture minime obbligatorie e turni festivi: la rivoluzione sugli orari dei distributori di carburante su tutto il territorio nazionale parte proprio dalla Marca trevigiana.

È di qualche giorno fa infatti la “sentenza” dell’Antitrust, a seguito di una segnalazione fatta proprio dal gruppo Gisc (gestori impianti stradali di carburanti) di Treviso, contro i vincoli in materia di turni di apertura festivi e orari minimi obbligatori degli impianti, contenuti in una delibera della giunta regionale del Veneto (la 977/2005).

Numerose normative regionali, a cominciare dal Veneto, hanno mantenuto negli anni un modello di regolamentazione che prevedeva orari massimi e orari minimi, sia diurni che notturni e festivi, oltre che di obblighi di turnazione festiva, limitando la libera iniziativa degli operatori. Limiti, soprattutto quello relativo al turno festivo, che il gruppo trevigiano ha però giudicato non solo anacronistici (anche considerando le liberalizzazioni in atto per la maggior parte degli esercizi commerciali) ma che soprattutto creano discriminazioni tra gli operatori stessi e all’interno del mercato, che vede la compresenza di self service e di impianti con la presenza fisica del gestore. Da qui la decisione di correre ai ripari e segnalare la situazione all’Antitrust.

«Negli ultimi 15 anni la rete di distribuzione si è molto evoluta e la decisione dell’Antitrust dimostra di averlo ben compreso, eliminando tutte le imposizioni di orario e favorendo la libertà di scelta delle gestioni, che devono essere completamente libere di adottare l’orario più compatibile con le esigenze proprie e della clientela», spiega Moreno Parin, presidente di Gisc, che sottolinea come questa possibilità di “autoregolarsi” negli orari, soprattutto per quanto riguarda i turni serali, costituisca anche uno strumento di tutela contro l’escalation di criminalità che si registra da qualche tempo.

Un risultato importante per i gestori trevigiani, che sono determinati però a non terminare qui la loro battaglia. Denunciano infatti da tempo anche il comportamento delle compagnie petrolifere, Eni (compagnia di stato) in primis, che limiterebbero la capacità competitiva dei singoli gestori, obbligandoli alla fornitura di carburante in esclusiva e imponendo nel mercato impianti in aperta concorrenza a gestione diretta dell’Eni. Con differenze di prezzo tra rifornimento in self service e servito notevoli: «Anche di 3 centesimi al litro in alcuni casi», conclude Parin.

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