I centri commerciali sfidano Zaia domani prima apertura «forzata»

Scatta la guerra tra centri commerciali e sindacati. Gli iper Panorama di Treviso e Villorba terranno aperto domani tutto il giorno. Altri sono pronti a seguire già dalla prossima settimana, complici alcuni sindaci trevigiani, che per azzerare la confusione creata dal conflitto tra leggi nazionali e regionali hanno emesso un'ordinanza d'urgenza che permetterà ai parchi commerciali di aprire senza incappare in alcuna sanzione. Escamotage che fa infuriare però i sindacati, pronti a denunciare condotte a loro dire illegittime.
È il primo effetto tangibile, a Treviso, delle liberalizzazioni sulle aperture domenicali contenute nel decreto salva- Italia di Monti, che rischia di trasformarsi in una guerra a suon di carte bollate. I parchi commerciali vorrebbero forzare la mano andando contro la legge regionale che fissa a 16 le aperture domenicali 2012 (oltre alle 4 di dicembre). Gli iper, insomma, guardano alla legge nazionale per scavalcare quella regionale, lasciando piena libertà di aprire o chiudere.
«Vale la legge regionale, non quella nazionale – chiarisce subito Luigino Tasinato (Filcams-Cgil) – a oggi la prima apertura domenicale dovrebbe essere il 1° aprile. Se i centri commerciali vorranno fare di testa loro non staremo a guardare, denunceremo ogni violazione». In linea è anche il presidente dell'Ascom,Guido Pomini, che giovedì ha partecipato ad un incontro con l'Anci della Marca sulla questione. «Chiediamo a tutti di rispettare le regole – avverte Pomini – chi terrà aperto senza autorizzazione sarà fuorilegge. Il governo Monti punta alla libera concorrenza, ma in Veneto è già pienamente rispettata visto l'altissimo numero di punti vendita per abitante. I sindaci vigilino sulla questione per far rispettare la legge ed elevare le multe se necessario». Ma a offrire il destro ai parchi commerciali sono proprio alcuni sindaci trevigiani, come quelli di Silea, Villorba, Paese e Quinto, che hanno dissipato i dubbi sulla legalità delle aperture concedendo tramite ordinanza l'autorizzazione, scalandola dalle 16 giornata concesse dalla Regione. «Ho dato disposizione di fare questa ordinanza perché del capitolo liberalizzazioni non si capisce ancora niente – spiega Marco Serena, sindaco di Villorba in quota al Carroccio, per nulla preoccupato di aprire un contenzioso con la Regione – Attendiamo infatti chiarimenti e lasciamo libertà di scelta. Per le prossime bisognerà capire cosa fare». Il capoluogo Treviso, invece, avverte l'assessore Beppe Mauro, non ha previsto alcuna deroga. I negozi al di fuori del centro storico dovranno quindi rimanere chiusi.
Enrico Lorenzo Tidona
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso