«Ho perso il mio migliore amico»

MONASTIER. «Ci saremmo dovuti vedere proprio questa sera per mangiare in compagnia. È una notizia sconvolgente». Renzo Venerandi, proprietario del noto locale “Casa di Caccia” e re delle discoteche, era molto amico di Narciso Gasparini. Ha appreso la notizia della sua scomparsa appena mezzora dopo che si era verificato l’incidente. «Mi è mancata la terra sotto i piedi, non sono più riuscito a fare nulla dopo che l’ho saputo», si sfoga, «Ci conosciamo da quasi 50 anni, è un mio fornitore da quando ho iniziato ad aprire i primi locali. Avrò avuto 21 anni che ci siamo incontrati la prima volta, col tempo poi siamo diventati amicissimi. Era con me quando ho aperto il “Mini” a Breda, poi con il “Columbia”, e mi ha accompagnato in tutti gli altri locali», ricorda Venerandi.
I due avevano un rapporto speciale. Si sentivano tutte le settimane, e con altri quattro cinque amici, il sabato erano soliti organizzare una cena alla “Casa di Caccia”. «Era stato uno dei primi a confortarmi anche quando ho subito la rapina», continua Venerandi. «L’anno scorso si era preso una brutta polmonite e se l’era cavata egregiamente. Diceva che non era quello il suo momento». Venerandi lo descrive come un fatalista: «Gli dicevo spesso di mollare con gli aerei. Ma lui mi rispondeva che se deve succedere, succede comunque. Si sentiva sicurissimo in volo, anch’io sono salito con lui qualche volta. Diceva che quando volava su quell’aereo viveva i momenti più belli della sua vita. Domenica scorsa in un altro giro era passato sopra il mio locale e aveva scattato una foto dall’alto. Me l’aveva inviata subito».(f. cip.)
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