Gpl pericoloso, sequestrate 62 bombole
Fonte, imprenditore denunciato: aveva 400 chili di combustibile senza autorizzazione

Un magazzino di bombole gpl come quelle scoperte dai finanzieri a Fonte
FONTE.
Imprenditore vende gpl senza autorizzazione, denunciato dalla Guardia di Finanza. Il titolare di un'attività commerciale situata in paese era in possesso di 62 bombole di gas destinate alla vendita, ma non era autorizzato a farlo. Le Fiamme Gialle di Castelfranco hanno sequestrato il materiale, in tutto 400 kg di gpl: erano a rischio.
L'operazione messa a segno dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Castelfranco Veneto, guidata dal tenente Federico Munzi, riguarda il sequestro di gpl in un'attività commerciale di Fonte, appena fuori dal centro. Si tratta di un grosso quantitativo di gas ad uso domestico stoccato in bombole. L'imprenditore che in possesso delle bombole era pronto a venderle a privati cittadini. Tuttavia gli accertamenti messi in atto dalle Fiamme Gialle castellane in collaborazione con i vigili del fuoco hanno portato alla luce alcune irregolarità. L'attività non era in possesso delle prescritte autorizzazioni e del certificato di prevenzione incendi, quindi la situazione era a rischio. In sostanza all'interno dell'esercizio commerciale è stato realizzato un deposito per le bombole di gas, pronte ad essere vendute. Il tutto però senza le regolari autorizzazioni previste. Nei confronti del titolare dell'attività è scattata una denuncia da parte delle Fiamme Gialle. L'accusa è di aver violato le norme in materia di sicurezza pubblica e sui posti di lavoro. L'intero lotto delle bombole gpl è stato posto sotto sequestro. Un quantitativo non da poco. 400 chilogrammi suddivisi in 62 bombole, finite tutte sotto chiave. L'operazione è stata portata a termine nell'ambito di una più vasta campagna della Guardia di Finanza di verifica della corretta applicazione della normativa in materia di commercio di prodotti petroliferi nella provincia di Treviso. Il quantitativo di gpl stoccato nel negozio era pronto per essere venduto e quindi distribuito alle famiglie della zona. Tuttavia mancavano al titolare tutte le autorizzazioni prescritte dalle legge per poter esercitare questo tipo di attività. Alle Fiamme Gialle non è rimasta altra soluzione se non quella di denunciare il titolare e porre sotto sequestro il materiale. Ora l'imprenditore dovrà rispondere all'autorità giudiziaria delle sue azioni.
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