Godega, ladri a casa dei Bibanesi

GODEGA. Raid ladreschi si sono ripetuti nell’ultima settimana tra Bibano e Pianzano, con furti sia in abitazione che su auto. A farne le spese anche Armando Da Re, uno dei figli di Giuseppe Da Re, il patron dei Bibanesi, a cui è scassinata l’auto in pieno giorno. Armando, che insieme ai fratelli Francesca e Nicola, porta avanti la tradizione di famiglia della produzione dei prodotti artigianali da forno, in pausa pranzo è andato dai genitori. Posteggiata l’auto all’interno della proprietà, quando è andato a riprenderla ha trovato il finestrino a pezzi. I ladri hanno aperto il cruscotto e trovato il portafoglio, dove non c’erano soldi, ma c’erano documenti e carte di credito. Non sono tanto i danni materiali a fare rabbia, quando il senso di insicurezza a preoccupare. «Non avevo niente in vista e non tengo mai soldi in auto – spiega Armando Da Re - il rammarico è che l’abbiano fatto sotto casa, alle 13, quando sei lì. C’erano anche dei giardinieri che stava lavorando vicino. Installeremo delle telecamere come sistema di sicurezza». L’imprenditore, per lavoro, gira molte grandi città, ma i furti li ha subiti solo anni fa a Zoppè e l’altro giorno a Bibano. Ieri mattina un agricoltore in via Codalonga ha trovato il suo portafoglio gettato in un terreno.
Nella stessa giornata sono state scassinate altre vetture tra Bibano e Pianzano. C’è allarme in paese, perché il raid fa seguito anche a colpi in casa. Il tentativo più clamoroso si è verificato martedì della scorsa settimana, in una villetta tra via Borgo Nobili e via Liberazione, sempre a Bibano. Una banda di quattro individui verso le 18 ha fatto irruzione con un flessibile, alla ricerca di una cassaforte, all’interno della casa di un noto professionista che ha l’attività a Godega. Il ritorno della moglie ha disturbato i banditi che sono fuggiti. Alcuni residenti hanno notato un individuo che faceva da palo e qualcuno che aveva suonato il campanello per accertarsi non vi fosse nessuno in casa.
La descrizione dei malviventi, oltre che dell’auto su cui sono fuggiti, è in mano ai carabinieri che stanno indagando e sono sulle tracce della banda di ladri. —
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