Gli imprenditori veneti piangono Enrico Bettiol

Arcade, indagato con l’accusa di omicidio colposo il ventenne alla guida dell’auto che ha travolto l’ingegnere. Le offerte dei funerali destinate ai medici del Cuamm
Barbieri agenzia foto film visnadello incidente mortale via roma
Barbieri agenzia foto film visnadello incidente mortale via roma

ARCADE. Ci sono il mondo dell'imprenditoria trevigiana e veneta e quello delle associazioni di categoria che piangono la tragica fine dell'ingegner Enrico Bettiol, titolare della "Bettiol srl" di Villorba, travolto e ucciso giovedì sera a 60 anni da una Ford Fiesta mentre rincasava a piedi dalla ditta lungo la Pontebbana, dopo una giornata di lavoro in Alto Adige e una cena, l'ultima, a casa. Ma c'è anche, e soprattutto, il dolore privato di una famiglia che in una sera d'inverno, proprio davanti all'impero che Bettiol aveva ereditato giovanissimo dal padre Ugo e aveva portato ai livelli d'eccellenza di oggi, si è vista strappare il proprio punto di riferimento. La moglie Emanuela Putoto, ex insegnante e ora impegnata nell’area risorse umane dell’azienda, e i quattro figli di Bettiol, due dei quali già inseriti nella ditta, sono chiusi nella casa di Arcade, protetti dai familiari e circondati da un affetto che, ora dopo ora, si sta facendo straripante. La figlia Benedetta, la piccola di casa, studentessa diciottenne del liceo Canova, ha pubblicato su Facebook una foto che la ritrae in un momento di gioia assieme al papà e alla sorella maggiore Maddalena, farmacista di 25 anni. Prima le parole di Jovanotti tratte da "A te", poi la citazione dei dieci Comandamenti. "Onora il padre e la madre", ha scritto Benedetta, "Oltre a onorarti ti ammiro, ti seguo, ti rispetto e ti amo come solo una figlia può fare". Una dichiarazione d'amore commovente che racchiude la tenerezza di Benedetta per il papà. Dopo il cordoglio espresso venerdì da Unindustria, con la presidente Maria Cristina Piovesana, e dall'Ance, con il presidente Fiorenzo Corazza, oltre che da Renato Salvadori, presidente di Ascom-Confcommercio che aveva definito Bettiol «un imprenditore con la "I" maiuscola», nelle scorse ore anche Confartigianato Marca Trevigiana si è stretta alla famiglia dell'imprenditore. «Viene meno un imprenditore qualificato, che ha saputo tenere assieme il ruolo aziendale con un singolare e generoso impegno sociale, in particolare in seno all'associazione "Partecipare il presente" e all'Ucid, l'Unione Cristiana imprenditori e dirigenti (di cui era presidente della sezione trevigiana, ndr), nelle quali Confartigianato Marca Trevigiana ha potuto apprezzare le sue doti», è il ricordo commosso del presidente Renzo Sartori, «Sentiamo tutti il dovere di tenere viva e attiva la sua testimonianza».

Intanto sul fronte delle indagini sull'incidente che è costato la vita a Bettiol, è stato iscritto sul registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo il ventenne trevigiano che giovedì sera al volante della sua Fiesta ha travolto il sessantenne. Il pubblico ministero non ha ancora rilasciato il nulla osta per la sepoltura. Potrebbe firmarlo già all'inizio della settimana, tenuto conto che la Procura della Repubblica al momento non ha disposto alcuna autopsia sul corpo dell'imprenditore. La data delle esequie al momento non è ancora stata fissata. Di certo i funerali saranno celebrati ad Arcade, paese dove Bettiol è nato e cresciuto. La grande chiesa parrocchiale dovrà accogliere centinaia di rappresentanti del mondo imprenditoriale trevigiano e veneto. La famiglia ha già deciso che le offerte andranno a "Medici con l'Africa Cuamm", a cui Enrico era molto legato attraverso il cognato Giovanni Putoto, medico che opera con l'organizzazione non governativa padovana.

Rubina Bon

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