Girano un video in classe Sospesi per cinque giorni

CASTELFRANCO. Filmano se stessi e i compagni in classe, durante le ore di lezione. Poi, naturalmente, mettono il video su Instagram, il popolare social network degli adolescenti. Costerà almeno cinque giorni di sospensione la bravata di tre tredicenni – due maschi e una femmina – che frequentano la terza media in città. Le regole che si è data la scuola, infatti, non ammettono deroghe: un giorno di sospensione se solo gli insegnanti scoprono che si porta il cellulare in aula. Cinque giorni se il cellulare è acceso e messo in funzione.
I tre ragazzi non hanno trovato di meglio che ingannare il tempo immortalandosi in un video dove salutano e si lasciano andare ad un gesto scurrile. Poi il filmato è stato caricato su un profilo Instagram: ma qualcuno lo ha notato e lo ha segnalato alla scuola che è immediatamente intervenuta per sanzionare i tre: soprattutto la ragazzina, visto che a quanto pare sarebbe stata lei ad eseguire le riprese. La cosa è risultata grave perchè fatta da tre tredicenni, i quali quasi sicuramente volevano emulare i più grandi, visto che il web trabocca di video fatti in classe, in barba ad ogni regola di privacy e uso dello smartphone a scuola: il caso che ha fatto più scalpore è recente e si vede uno studente delle superiori che “impone” ad un docente di mettergli un sei. I tre emuli della scuola media castellana ora ne seguiranno lo stesso destino, ovvero la sospensione dalle lezioni. E il provvedimento già si annuncia particolarmente pesante. Le regole della scuola parlano chiaro, come del resto i provvedimenti: si può venire a scuola con il cellulare solo se lo hanno richiesto i genitori per validi motivi. Punto. Se si viene sorpresi con il solo possesso del cellulare a scuola senza autorizzazione, scatta un giorno di sospensione; se poi è anche acceso e funzionante, cinque giorni a casa. Ma in questo caso si è andati ben oltre: non solo il cellulare era “abusivo” e funzionante ma addirittura si è provveduto ad eseguire un filmato e a postarlo su un social, due aggravanti che si faranno sentire.
La decisione definitiva verrà presa, come da prassi, dopo un confronto con i genitori dei tre ragazzini e con il consiglio di classe.
Davide Nordio
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