«Ginecologo violento Il nostro non c’entra»

castelfranco. Presunte molestie a danno di una paziente che si è sottoposta a una visita ginecologica all’ospedale San Giacomo di Castelfranco lo scorso novembre. Il caso ha sollevato tensioni al punto da spingere l’Usl 2 a diffondere una nota «per evitare fastidiose fantasie e una inutile caccia alle streghe che va a ledere la reputazione e l’onorabilità dei nostri medici».

Il clamore a seguito della notizia del medico indagato per violenza sessuale aggravata a danno di una giovane assistita ha spinto molte pazienti a chiedere informazioni, tanto che l’azienda sanitaria ha deciso di chiarire che il medico dell’Usl 2 finito sotto la lente dei carabinieri è un professionista che ha lavorato solo occasionalmente all’ospedale di Castelfranco e che nulla ha a che vedere con il dottor Claudio Finelli, unico ginecologo oggi in servizio a Castelfranco. «I riferimenti sono attribuiti a personale che non opera nel medesimo presidio castellano», spiega la direzione aziendale ribadendo che il dottor Claudio Finelli «non ha alcun coinvolgimento con la vicenda e l’Usl 2 gli rinnova la propria stima e gratitudine per il lavoro che svolge quotidianamente». Invece, il ginecologo finito al centro dell’inchiesta, come annunciato dal direttore generale Francesco Benazzi, continuerà a visitare sempre e solo in presenza di un’infermiera. «Ci auguriamo che gli inquirenti possano al più presto far luce sulla vicenda in modo da garantire giustizia all’eventuale vittima o all’eventuale medico innocente». –

Valentina Calzavara



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