Gatti avvelenati, è caccia al killer delle crocchette

MOGLIANO. Da oltre un mese e mezzo l'avvelenamento dei gatti di Campocroce rimane senza un colpevole. I primi malesseri che hanno colpito i mici della colonia che si trova vicino al supermercato del centro frazionale si sono registrati a metà maggio. All'incrocio tra via Rigamonti e via Colombo vive da molti anni una colonia di gatti che viene gestita da volontari. Ad avvelenare i mansueti e docili felini pare siano state delle crocchette che contenevano veleno per topi. Nessuno esemplare è morto, ma quasi l'intera colonia per giorni è stata male e per due gatti è stato necessario ricorrere alle cure del veterinario con conseguente ricovero in una apposita clinica. La gattara di Campocroce, una colonia fondata da una residente nella zona particolarmente appassionata dei pelosi quattro zampe, è presente nell'area vicino al parcheggio del supermercato da moltissimi anni. Forse la presenza di questi gatti non a qualcuno non va giù.
Sono in molti, nel quartiere, a puntare il dito contro qualche residente. Fin dall'inizio la colonia di felini fu osteggiata. Per questo si esclude l'ipotesi che di una mano esterna alla piccola comunità della frazione moglianese. Il colpevole, però rimane ancora senza un nome anche perché vere segnalazioni formali non sono mai state avanzate: «Abbiamo indagato nelle scorse settimane sul caso di un gatto morto avvelenato a Campocroce» spiega il comandante della polizia locale Stefano Forte «ma si è trattato di un caso singolo: aveva ingerito un'esca per topi all'interno di un campo privato». L'indagine è stata archiviata perché il topicida era stato posizionato regolarmente. «Sul caso dell'avvelenamento collettivo» spiega il comandante «non abbiamo ricevuto nessuna denuncia formale. C'è l'obbligo di legge di comunicare il sospetto avvelenamento, a seguito del quale possiamo attivarci e svolgere indagini». Ma le carte di questo caso, ormai sempre più misterioso, sul tavolo della caserma di via Ronzinella non sono mai arrivate.
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