Funzionario ed ex assessore a Meolo ascesa e caduta del geometra Ragno

La conferenza stampa della Guardia di Finanza ieri a Venezia con il procuratore aggiunto della Procura della Repubblica Carlo Mastelloni
MEOLO.
Per due volte assessore comunale, da sempre di militanza socialista e per lungo tempo presidente della locale squadra di pallavolo, l'Elpis. Domenico Ragno, uno dei due funzionari della Provincia protagonisti dell'inchiesta, è un personaggio pubblico molto conosciuto a Meolo. Ieri la notizia del suo arresto ha fatto subito il giro del paese. A marzo dello scorso anno, quando per la prima volta era venuta a galla l'inchiesta della Procura, tutti erano rimasti di stucco. Stavolta, invece, la notizia ha colto meno di sorpresa, anche perché negli ultimi tempi il chiacchiericcio sulla vicenda si era fatto molto insistente nei bar del paese. Nato in Puglia nella zona di Vieste, Ragno si è trasferito nella nostra provincia ormai da diverso tempo. Sposato con una meolese, ha un figlio. Di professione geometra, da molti anni è dipendente della Provincia. All'impegno lavorativo ha affiancato anche la passione per la politica. Da sempre dichiaratamente di tradizione socialista, a lungo è stato iscritto al Psi. La sua prima esperienza da assessore comunale risale al periodo 1990-1995, quando si occupò del referato all'urbanistica nell'allora giunta del sindaco Grosso, sostenuta da una coalizione tra Dc e Psi. Abbandonata temporaneamente la politica, Ragno si dedicò all'associazionismo. Dal 2001 al 2005 è stato presidente della società di pallavolo femminile dell'Elpis Meolo. Nel frattempo, nel 2004, il ritorno alla politica attiva. Fu nominato assessore allo sport, ecologia e arredo urbano nella giunta di centrosinistra retta da Nillo Tallon. Ma per il centrosinistra Ragno fu un'autentica spina nel fianco. Chi ha vissuto quell'esperienza all' interno della maggioranza, racconta che Ragno tenne sempre una posizione piuttosto critica, e talvolta anche isolata, rispetto all'azione del resto della giunta. A inizio 2006 la decisione di dimettersi da assessore. Tra le ragioni, anche il braccio di ferro allora in atto tra Comune e società di pallavolo per la gestione del palasport. Ragno rimase in Consiglio, appoggiando esternamente la maggioranza di centrosinistra. Quindi, dopo aver criticato in maniera dura il Pd, non si presentò alle Comunali del 2009, che hanno segnato la vittoria in paese dell' asse Pdl-Lega. «Ho conosciuto Ragno sui banchi del Consiglio a parti opposte. Allora lui era in maggioranza e io seduto all'opposizione - commenta il sindaco Michele Basso - Sul piano umano e politico, ricordo una persona disponibile al confronto, corretta e leale, come dimostrò dimettendosi da assessore in contrasto con la sua maggioranza. Aveva le sue idee politiche e ha sempre cercato di portarle avanti. Prima di esprimere ogni altra valutazione, attendiamo di sapere gli esiti di questa vicenda».
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