Fontanelle, bufera sul vicesindaco

L’opposizione ne chiede le dimissioni: «Variante ad personam». Lui si difende

FONTANELLE. La variante «ad personam» fa esplodere la polemica e l'opposizione vuole «la testa» del vicesindaco. Aldo Borin, 59 anni imprenditore, e da un paio d'anni componente della giunta comunale, è finito al centro del mirino del gruppo «Insieme per Fontanelle futuro civico». «Abbiamo chiesto le dimissioni del vicesindaco Aldo Borin», afferma Mara Maccari capogruppo di minoranza, «in quanto la sua richiesta lo pone in palese conflitto di interessi». La questione riguarda l'ampliamento della ditta di verniciatura e sabbiatura metalli «Eurosabbiature», di cui il vicesindaco è titolare. La sede si trova tra i campi di via Santa Maria del Palù. Lo stabilimento potrebbe triplicare. La richiesta fatta al Comune è di un ampliamento da 700 a 2.500 metri quadrati. «Si tratta di attività insalubre in zona impropria», spiega Maccari, capogruppo di Insieme, «già in campagna elettorale vi era unitarietà di intenti da parte di tutte le forze politiche, in generale sul rispetto del territorio e dell’ambiente, ed in particolare, per la zona di Santa Maria, per risolvere o quanto meno alleggerire le problematiche di inquinamento e viabilità derivanti dalla presenza dell’oleificio Medio Piave». Per l'ampliamento dell'Eurosabbiature è necessaria una variante, il cui iter è stato avviato in consiglio comunale la scorsa settimana. Il parere preliminare per la variante urbanistica è passato con il voto favorevole della maggioranza e del consigliere d'opposizione di Vivere Fontanelle, Mario Gabrielli. Il vicesindaco Aldo Borin è uscito dall'aula non partecipando alla discussione. «Non posso chiudere l'azienda e lasciare i dipendenti a casa, sarebbe assurdo, assurdo come le accuse che ci vengono fatte», spiega il vicesindaco, «ho chiesto di poter usufruire di una legge regionale». Oggi, insieme al sindaco Ezio Dan, chiariranno la posizione e la situazione. «Il Pat di recente approvazione prevede l’individuazione di nuove zone produttive», è la soluzione alternativa proposta dalla minoranza di Insieme per Fontanelle. (di.b.)

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