Fermata a Vedelago la banda del bancomat

I presunti ladri agivano manomettendo l’Atm in modo che non uscissero le banconote

Lorenza Raffaello
Gli strumenti utilizzati dai presunti ladri
Gli strumenti utilizzati dai presunti ladri

Avevano insospettito una pattuglia di carabinieri impegnati questa mattina, giovedì 11 aprile, in un controllo stradale in via Marconi di Vedelago  e sono stati quindi fermati a bordo di un'autovettura di grossa cilindrata. Si tratta di un 27enne rumeno e di una connazionale di questi, 23enne che a seguito di perquisizione sono stati trovati in possesso di quattro congegni pronti all'uso utili per commettere furti con la tecnica del "cash trapping", cioè del furto di banconote tramite manomissione dell’Atm Bancomat, e di svariato materiale per operare come cutter, cacciavite, forbice, tenaglia, nastro biadesivo.
Il materiale è stato posto sotto sequestro e i due stranieri sono stati denunciati per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.

La particolare tecnica consiste nell'inserire un oggetto metallico - una sorta di molletta o forcella - nell'apertura dedicata all'erogatore di banconote dello sportello ATM-Bancomat, le banconote restano così incastrate e non possono essere ritirate dall'utente che ritiene che si sia verificato un guasto tecnico e si allontana. Le banconote vengono successivamente recuperate dal malfattore forzando lo sportellino e "sfilando" la "forcella" con le banconote. Questo tipo di reati viene posto in essere solitamente in ore serali e notturne, a uffici bancari o postali chiusi.

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