Falsi biglietti MotoGp: truffati papà e figlia

CASTELFRANCO. Per loro, un papà e una figlia appassionatissimi di motociclismo, era davvero una oppurtunità da non farsi scappare: guardare il MotoGp dalla tribuna vip e soprattutto entrare in contatto con i campioni nel recinto riservato del paddock. Il tutto per 1600 euro, grazie ad una offerta proposta sul sito Subito.it. Ma giunti davanti ai cancelli d’entrata dell’autodromo di Misano Adriatico l’amara scoperta: i pass esclusivi erano falsi e così la cifra pagata si è volatilizzata. A mettere in atto la singolare truffa su Internet due biellesi, T.S., 42 anni, e D.M., 28 anni, a quanto pare molto addentro al circo del MotoGp, anche per una passata esperienza (almeno D.M.) nel settore. Le vittime sono padre e figlia residenti a Castelfranco, ma attivi a Castello di Godego, che avevano visto su internet l’offerta per la tappa del campionato mondiale a Misano del 14 e 15 settembre scorso. Hanno subito contatto il proponente sul sito e quindi hanno ricevuto da D.M. un attestato che gli avrebbe permesso di ritirare i pass sul posto. Niente pagamento, quello sarebbe avvenuto alla consegna. E infatti appena arrivati sulla riviera riminese e aver preso posto in albergo, vengono contattati da una ragazza che consegna loro i pass, previo versamento su Poste Pay di quanto concordato. Ma si trattava di pass taroccati e quindi ne’ tribuna vip, ne’ tantomeno paddock. Non rimane che rivolgersi ai carabinieri: il caso viene preso in carico dai militari della stazione castellana agli ordini del luogotenente Antonio Currò che in brevissimo tempo riescono a risalire all’identità del beneficiario del versamento, ovvero T.S.. Ma come mettere in relazione lui e il suo presunto complice nella truffa? Ed è qui che i carabinieri hanno una intuizione: controllano le presenze negli alberghi in quei giorni dove risulta che i due avevano preso alloggio nel medesimo albergo e nelle medesima stanza. E da dove, tanto per non smentirsi, se ne era andati senza pagare il conto. Ma non è tutto: scoprono che T.S. risulterebbe ai domiciliari, ma ha avuto dal giudice il permesso di recarsi a Misano, giustificato per la sua sedicente attività di consulente marketing per il MotoGp. Solo che, a quanto pare, era invece impegnato in non ben chiare attività legate agli ingressi all’autodromo. Tutti e due i truffatori risultano con svariati precedenti: e ora si è aggiunta anche la denuncia per concorso in truffa ai danni dei due castellani.
Davide Nordio
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