Ex Inpdap, case sfitte assediate dai piccioni «Guano e degrado»

La maxi asta con la quale l’Inps, l’anno scorso, aveva cercato di vendere i 40 appartamenti sfitti da anni nel complesso di via Capodistria è andata deserta, con il risultato che gli immobili sono rimasti ancora vuoti. A occupare le terrazze, chiuse e inutilizzate, sono stati negli ultimi mesi decine e decine di piccioni che oggi mettono in allarme i residenti. Per avere aiuto, un gruppo di loro ha inviato una lettera al sindaco Mario Conte.
il problema
L’amministrazione da anni sta lottando contro i volatili, colpevoli di deturpare monumenti, palazzi ma anche capaci di rappresentare un pericolo per la salute pubblica soprattutto con i loro resti. Ora quel problema è stato segnalato anche nel complesso residenziale di S. Bona, teatro da anni di contenziosi, proteste, trattative per la gestione di tutti gli immobili che un tempo erano proprietà Inpdap, oggi trasferiti all’Inps. I terrazzi degli appartamenti lungamente sfitti sono diventati la casa di stormi di piccioni, con tutti i problemi conseguenti. Così alcuni condòmini hanno chiesto aiuto al sindaco Conte.
La lettera
È stata inviata nei giorni scorsi al Comune: «Nella primavera del 2019», dopo ripetute sollecitazioni, «l’Inps ha fatto la pulizia delle terrazze», spiegano i residenti nella lettera, ma l’operazione «non è stata più ripetuta». E così i colombi sono tornati e aumentati dopo aver nidificato, lasciando sporcizia e guano, «una situazione allarmante in considerazione del caldo avanzante, ma ancor più difficilmente accettabile in pieno allarme epidemiologico e confinamento domiciliare». I residenti sottolineano i problemi di quanti hanno le terrazze che confinano con quelle abbandonate e diventate vere piccionaie, «in particolar modo gli anziani costretti a subire di continuo gli effetti nocivi della presenza dei volatili». L’Inps, spiegano i residenti, aveva promesso un sopralluogo per verificare un intervento nel marzo scorso, «ma non è avvenuto più nulla». Di qui l’Sos lanciato al Comune da via Capodistria. —
F.D.W.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso