Evasione fiscale, condannato l’armatore Salvatore Pianura
MOGLIANO. È stato condannato a un anno un mese e un giorno di reclusione il 79enne armatore napoletano Salvatore Pianura. Da anni l’imprenditore ha trasferito la sua attività a Mestre mentre risiede a Mogliano. È stato condannato per non aver versato, nei termini previsti, Iva per oltre 530mila euro per l’anno 2009. Nel capo d’imputazione doveva rispondere di evasione fiscale e mancato versamento di imposta. È stato condannato solo per questo secondo reato. Il pm aveva chiesto una condanna a un anno e sei mesi di reclusione. Stando all’accusa, in qualità di rappresentante legale della società “Pianura Armatori Srl”che aveva sede in via Felisati a Mestre, non aveva versato per l'anno fiscale 2009 530 mila e 774 euro di imposta sul valore aggiunto. Inoltre, sempre per quell'anno e per quello successivo, non avrebbe versato entro il termine previsto per le presentazione delle dichiarazioni annuali di sostituto d'imposta delle ritenute alla fonte relative agli emolumenti erogati una cifra per un ammontare complessivo di quasi 300 mila euro, 133 mila euro per il 2009 e 165 mila per l'anno successivo. Tra il 2001 e il 2012 l'impero economico di Pianura che si estendeva da Venezia a Napoli era crollato. Più di quindici anni fa, l'imprenditore, che risiede in una villa a Mogliano, aveva acquisito la flotta Lauro in liquidazione a Napoli. Da allora era cominciato il declino economico dell'armatore. La prima società finita malamente era stata la «Silver srl», dichiarata fallita dal Tribunale di Napoli. Tra il 2010 e l'anno successivo era stato il Tribunale di Venezia a decretare il fallimento delle società veneziane che avevano sede in via Felisati a Mestre: la ««Electra srl», la «Pianura Armatori srl», la «Holding Mare srl» e, infine la «Pianura manager srl».
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