Evase l’Iva per un milione di euro ma l’azienda era in crisi, assolto

A processo Ado Rebuli, amministratore della Mobil Record di Fontanelle, di proprietà di Ettore Setten. La difesa: «L’imposta non è stata pagata perché il denaro residuo è stata usato per gli stipendi»

FONTANELLE. Assoluzione bis per Ado Rebuli, amministratore della Mobil Record di Fontanelle, azienda di proprietà dell’ex presidente del Treviso Calcio Ettore Setten, dichiarata fallita nel dicembre 2014. Anche in questa occasione Rebuli è stato assolto, pur non avendo effettivamente versato l’Iva per un totale di 911 mila. Motivo? Ha prevalso la linea giurisprudenziale secondo cui nelle aziende in grave crisi di liquidità viene meno il dolo.

Traducendo, l’amministratore della ditta, in questo caso la Mobil Record, non ha voluto evadere l’imposta, ma ha dovuto farlo perché non c’era più un cent nelle casse dell’azienda. Rebuli è stato difeso dall’avvocato Piero Barolo che ha sempre portato avanti questa tesi: «Le fatture non sono mai state incassate a causa dell'insolvenza dei clienti» e perché la liquidità residua è stata utilizzata «per pagare i dipendenti prima del fisco».

I fatti contestati all’ex amministratore Rebuli risalgono al 2013: secondo l’accusa la Mobil Record non avrebbe versato quasi un milione di euro di Iva. La difesa, nel corso del procedimento, celebrato con rito abbreviato, ha sempre portato avanti la tesi della crisi di liquidità, dettata in primo luogo dalla terribile congiuntura economica in cui è finita impantanata anche l’azienda di Fontanelle. E il giudice le ha dato ragione.

Rebuli e Barolo già avevano registrato una vittoria in tribunale: l’ex amministratore dell’azienda di arredamento era finito a processo ancora una volta per mancato versamento dell’Iva, in questo caso relativa al 2010. In quell’occasione però si riuscì a dimostrare che Rebuli era stato nominato amministratore solo due mesi prima dello scoppio del bubbone Iva. Ecco che gli atti relativi alla posizione di Setten furono rispediti al pubblico ministero e Rebuli venne assolto. Ma è acqua passata.

Ieri è giunta l’assoluzione per il milione di Iva non versata: «Ha prevalso la linea giurisprudenziale per cui, nel mancato versamento dell’Iva, non c’è dolo se l’azienda è stato di crisi finanziaria».

La vicenda si è chiusa positivamente per l’azienda in tribunale, ma anche sul fronte occupazionale le cose sembrano essersi risolte. Dopo il fallimento Mobil Record era riuscita nell’impresa di salvare tutti i 116 posti di lavoro: l'imprenditore Guido Tonus della Girasole di Chiarano aveva ceduto tutte le sue quote nella nuova Mobil Sprint a Giuseppe Caruso, presidente della catena di negozi Mondo Camerette di Caserta. Questo è avvenuto poco meno di un anno fa, con la promessa che l’attività di produzione sarebbe ripartita nell’arco di pochi mesi.

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