EuroBrico, parte richiesta per la cassa integrazione

Il provvedimento concordato con il sindacato coinvolgerà 30 dipendenti È probabile che anche Unieuro adotti la stessa procedura nei prossimi giorni
Di Niccolò Budoia
AGOSTINI AG.FOTOFILM ODERZO INCENDIO PARCO STELLA INTERVISTE, IN FOTO I DIPENDENTI UNIEURO E BRICO
AGOSTINI AG.FOTOFILM ODERZO INCENDIO PARCO STELLA INTERVISTE, IN FOTO I DIPENDENTI UNIEURO E BRICO

ODERZO. Uno spiraglio per i lavoratori dei negozi Unieuro ed EuroBrico bruciati sabato sera al Parco Stella.

L'EuroBrico ha presentato nella mattinata di ieri una richiesta ufficiale di cassa integrazione per tutti i suoi trenta dipendenti, ed è altamente probabile che anche l'Unieuro faccia altrettanto nei prossimi giorni.

Nadia Carniato, segretaria Filcams Cgil di Treviso, è molto soddisfatta del risultato raggiunto, ma non nasconde che il cammino che separa i lavoratori dalle risposte che ancora attendono è ancora abbastanza lungo: «Stiamo ancora parlando con le aziende e stiamo cercando di individuare alcuni luoghi a Oderzo in cui i due stabilimenti possano riaprire. Noi speriamo anche che Unieuro ed EuroBrico tornino nel Parco Stella, dopo che verrà ricostruito il complesso andato in fumo nella serata di sabato. Ma questa è una valutazione che spetterà solamente alle due imprese e che sarà fatta nei prossimi giorni. Ancora non sappiamo di preciso come intendano muoversi».

Saranno decisivi i tempi che il consorzio Coip e la Fimmel, i proprietari dell'immobile, impiegheranno per ricostruire tutto l'edificio.

«Sono passati solamente tre giorni», spiega Mirco Sari, un amministratore del consorzio proprietario dell'intero parco commerciale, «Ci stiamo tenendo in costante contatto con i sindacati e le imprese per capire in chi direzione procedere. Ancora non abbiamo a disposizione alcuna stima effettiva dei danni», dice. Il valore dell'immobile, in sé, non dovrebbe superare i venti milioni di euro, una semplice ricostruzione dovrebbe costare non meno di 6, ma sarà particolarmente complicato stabilire il valore complessivo della merce che era nel magazzino dei due negozi di elettronica e bricolage quando è scoppiato il devastante incendio.

Se per i trenta lavoratori dell'EuroBrico impiegati a Oderzo l'incertezza in cui hanno vissuto le ultime ore si sta diradando, i quindici dipendenti dell'Unieuro si stanno ancora organizzando.

«Ci siamo incontrati tutti e quindici stamattina per capire cosa possiamo fare», dice la direttrice del negozio di Oderzo, «Aspettiamo di incontrare le istituzioni e i sindacati per avere qualche certezza». Al momento non risulta ancora che qualcuno da parte aziendale abbia contattato il sindacato della Cgil di Oderzo che sta gestendo la vicenda. «Siamo ancora in una fase iniziale», spiega Felicetta Bottan, della Cgil, «Al momento, possiamo solo confermare che l'Unieuro non ha ancora avanzato richiesta di cassa integrazione per i suoi dipendenti».

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