Emergenza gatti a Motta Enpa e Comune si alleano

MOTTA DI LIVENZA. Emergenza colonie feline in zona industriale: Comune e volontari affiancati dall’Enpa stendono un piano d’attacco. Si è tenuto nei giorni scorsi in municipio un incontro tra il responsabile Enpa di Treviso Adriano De Stefano, accompagnato da cinque volontari operanti sul territorio, e l’amministrazione comunale rappresentata dall’assessore Carlo Pesce per discutere del problema della presenza di oltre 150 gatti randagi tra i capannoni della zona industriale.
Il problema è vasto: 150 sono i mici avvistati, ma potrebbero essere molti di più, senza considerare che molte gatte sono incinte e i cuccioli nasceranno il prossimo autunno. «Abbiamo fatto presente all’assessore», spiegano i volontari mottensi, «che il censimento dei gatti nell’area comunale va eseguito dall’Usl che lo trasmette ai Comuni di competenza. I gatti delle colonie per legge sono di proprietà del sindaco: nella zona industriale di Motta ne abbiamo contati circa 150 randagi, accuditi e nutriti da volontari privati. Le colonie feline censite nel territorio comunale sono anche altre e devono essere sterilizzate per controllarne la proliferazione, infatti la sterilizzazione è l’unica prevenzione contro il randagismo sia canino che felino». La sterilizzazione è l’unico metodo efficace per evitare che il problema delle colonie aumenti. «Per prevenire il randagismo», sottolineano i volontari, «occorre anzitutto evitare gli abbandoni e poi sterilizzare gli animali di proprietà. È chiaro che tale operazione ha un costo iniziale, ma fa risparmiare molto denaro pubblico quando poi gli animali finiscono in canile o in gattile a spese della comunità, senza contare l’aspetto etico della sofferenza creata agli animali abbandonati o uccisi».
I volontari con l’assessore Pesce hanno discusso anche di un ampio progetto educativo di rispetto degli animali a partire dalle scuole con incontri di formazione svolti da veterinari e volontari adeguatamente preparati. «Immediatamente però», concludono i volontari, «chiediamo ai cittadini di collaborare con noi segnalando la scoperta di nuove colonie feline per poterle monitorare e sterilizzare. Vista la mole di lavoro, abbiamo bisogno urgentemente anche di molti nuovi volontari, amanti degli animali e pieni di buona volontà, contattando Daniela al numero 347.7138926». Il problema è vasto e occorre affrontarlo prima che diventi ingestibile per l’altissimo numero degli animali coinvolti.
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