Elezioni a Treviso: successi e grandi flop le sorprese nell’urna

Medici, sportivi ed esponenti della cultura deludono le attese 
Elezioni comunali a Siena, 10 Giugno 2018. ANSA/FABIO DI PIETRO
Elezioni comunali a Siena, 10 Giugno 2018. ANSA/FABIO DI PIETRO

TREVISO. Cultura e scuole, librai e intellettuali? Bocciati. Sporivit e medicina? Retrocessioni e prognosi riservate. Baristi e osti? Dietro il bancone. Seconde generazioni, immigrati? Non è tempo. Militari e forze dell’ordine? Ri-poso. Il responso delle urne, domenica, è stato impietoso, per gran parte della comunità civile e delle professioni. Poche le eccezioni.

Commercio e impresa. Spiccano le 90 preferenze di Paolo Camolei, assesasore uscente e capolista di Treviso è. Nella sua lista Enrico Zanon), delegato Ascom per il centro e “anima” di Borgo Cavour e Santi Quaranta, si ferma a 13, battuto da Elisabetta Burlini (33).

Cultura. Autentica ecatombe. L’assessore Luciano Franchin, dopo 5 anni di governo ad alto tasso culturale, perde il 60% dei voti presi nel 2013. Zero preferenze per l’antropologo Valentino Venturelli (lista Renosto), solo 8 per lo scrittore Gigi Latini. Gli ex presidi e vice Giuliano De Menech (Futura Impegno) e Daniela Chinaglia sono a 25, molto meglio va Giuseppe Biviano (lista Zaia, 165). Nella musica vince Giorgio Pavan (92, lista Zaia) su Stefano Trevisi (79, lista Camolei).

Il libraio antiquario Giuseppe Vanzella (5 stelle) ne fa 25; in Coalzioine Civica 15 per Nicola Giuliato, fotografo, e 31 per Alessandra Scroccaro, referente formazione di Ca’ Foscari., A 23 lo storico Antonello Hrelia (lista Zaia). Al top la scuola dell’infanzia, Toni Dotto e l’esordiente maestra Wally Grada fanno il pieno in lista Zaia (304 e 178).

Sport. Calcio, solo 23 voti a Bepi Lucchese (Fi), ex vicepresidente del Treviso. Meglio Walter Frandoli, ex calciatore (Lega, 83) Indomita-Condor finisce 80-24, i voti di Marco Pinzi (Zaia) rispetto a quelli di Adriano Mendicino (Treviso è). Fra calcio e curva Sud del Palaverde, Michele Zorzi (Lega) fa 50, 10 in più del sodale Mauro Carraro (Amatori S.Bona), ma in lista Conte, dove Marco Valcarenghi ne segna 11. Rugby: in casa Conte vince Massimo Zanon 77, neo-consigliere, poi Jolanda Baratto (57) e Mauro “Penta” Serafin (43). Dall’altra parte Titta Casagrande (Futura-Impegno), con 59, dimezza le preferenze 2013 e manca la meta. Nel volley Vittorino Marangon (lista Rosi) ne alza 48. Runner? Lenti.

Il triatleta Bernardo Bernardini 23, una in più di Enrico Nanni (per Manildo entrambi), e 23 ne fa Williamobardo (Grande Treviso). Jacopo Lodde (Manildo), coach di basket, ne mette a referto 56. Meglio l’ex arbitro Armando Mazzobel (Zaia, 58). In coda, 14, Massimo Panighel (lista Zaia), organizzatore dei mondiali di ciclismo Mtb.

Medicina. Nel nuovo consiglio, per ora, solo il deb Vittorino Benvenuti (Manildo, 112: ma ha tessera Pd). Nel limbo il leghista Maurizio Franco (83). Ne prende 96 Sandro Taverna, in Fdi. Gli altri camici bianchi soffrono, chi più chi meno: Giovanni Moro 28 e Maurizio Mordacchini 17 (Pd); Giorgio Cazzaro 54, Laura Rupeni 42, Franco Dalla Pozza 29, Teodoro Teodori 5 (Futura- Impegno); Stefano Ferraresi 21 (lista Rosi); Laura Dapporto 11 (Coalizione Civica); Giannantonio Santi Zanata 62 (lista Conte); Angelo Motta 16 (Forza Italia).

Bar e osti. Alla fine. Petra de Zanet (Treviso è) non va oltre le 21, Marzia Marchi (lista Zaia- Gentilini) si issa a 57, battendo Lisa Ingenito (Lega) a 46 . In Coalizione Civica, Gabriella Casagrande 22 e Floriana Nerelli 15.

Gli ex grillini. Centrodestra o centrosinistra, uguale delusione. Per Anita Avoncelli (23) e Alessandro Gnocchi. Mariangela Riva, compagna di David Borrelli e neomamma, ne intercetta 27, in Treviso Civica. A 15 Tiziana D’Andrea, oggi Fdi, a 6 Ilario Del Bel (Treviso è).

Forze dell’ordine e militari. Solo 28 per il generale dei carabinieri Eduardo Sivori (lista Zaia), battuto dal colonnello Giancarlo Felici (34). A quota 34 anche Gino Balbinot, big del Sap, in Fratelli d’Italia. L’ex Polstrada Enrico Renosto (sua lista) ne ha 153.

Ex amministratori e partiti, non è aria. Luci e ombre, per chi ha masticato politica. Vittorio Zanini (lista Zaia, 202) può venir ripescato; peggio va agli ex consiglieri provinciali Maro Scolese (lista Rosi, 130) e Fabrizia Franco (Pd, 26). Solo 60, in Forza Italia, per Giorgio Granello, ex segretario provinciale della Lega, e per l’ex assessore Letizia Ortica. Urne magre per Gigi Calesso e Tino Zandigiacomi, ex coordinatori di Impegno Civile: 41 e 13. Meglio Cecilia Bernardi (90) e Umberto Bonaventura (78), referenti di Per Treviso. Solo 5 preferenze per Gianni Luigi Capraro, coordinatore provinciale di Fdi (il collega cittadino Roberto Biffis ne centra 29). E 2 per Marco Pedretti , ex segretario cittadino di Sel, in Coalizione Civica..

Emergenti e “deb” . Urne felici per gli emergenti DavideVisentin (180) ex leader di Forza Nuova, oggi primo eletto di Conte; per l’indipendentista Silvia Nizzetto (idem, 158) e per l’assicuratore Matreo Marin (Lega, 152). Ma la deb superstar è Carlotta Bazza (218, Treviso Civica; ma non etntra ai Trecento. Come i giovanissimi Fi Francesco Dimiddio (100) e Veronica De Angeli s (81), sul podio degli azzurri.

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