E' morto Polegato, fondò l'Astoria Vini

CROCETTA. Si è spento l'altra notte all'età di 86 anni, in ospedale a Montebelluna dove era ricoverato, Vittorino
Polegato, il fondatore della Vini Astoria, uno dei brand celebri del prosecco, un’azienda cresciuta sempre più negli anni e oggi uno dei marchi più noti nel mondo del prosecco. Nella notte di domenica c'è stato un aggravamento delle sue condizioni e si è spento uno dei padri del vino trevigiano, di quel prosecco soprattutto che è diventato il biglietto da visita nel mondo della vitivinicoltura trevigiana. E lui, ai suoi vigneti e al suo vino aveva dedicato tutta la vita, anche quando aveva passato le redini dell'azienda ai figli.

Fino a quando non era stato ricoverato in ospedale a Montebelluna per l'aggravarsi delle sue condizioni, continuava infatti a visitare le sue vigne. Classe 1926, nato e cresciuto in quel di Crocetta del Montello, Vittorino Polegato era il secondo di sei fratelli e si era sempre dedicato al mondo vitivinicolo. Fin dal dopoguerra lo spirito imprenditoriale e la passione per la vite lo avevano spinto a continuare l’attività contadina dei suoi genitori, trasformandola negli anni da attività familiare a un’impresa vera e propria che oggi è conosciuta in tutto il mondo. Con costanza e impegno aveva ampliato la produzione, acquisendo i vigneti di Refrontolo che oggi ospitano la Tenuta Astoria e la nuova cantina di Crevada, facendo di Astoria uno dei marchi più conosciuti del prosecco in tutto il mondo.
Negli ultimi anni aveva lasciato la guida dell’azienda ai figli Paolo e Giorgio, ma fino a qualche settimana fa continuava a recarsi ogni mattina nei vigneti per controllare “le sue creature”. Persona discreta ma molto attiva, non amava la ribalta, ma coltivava le sue passioni con entusiasmo, come quella per la Juventus, la sua squadra del cuore, di cui era un appassionato tifoso, o per gli alpini, di cui faceva orgogliosamente parte e alle cui manifestazioni era solito partecipare col suo cappello con la penna nera fino a quando le sue condizioni di salute glielo hanno permesso. Amava anche girare il mondo con la moglie Mina e conoscere realtà e persone sempre diverse che poi raccontava con gioia una volta rientrato nella sua Crocetta, dove era nato e in cui aveva continuato a vivere.
Era anche un benefattore a favore di chi era in condizioni di povertà ed era impegnato soprattutto nel sostegbo ad una missione nella zona più povera del Brasile. Da molti anni infatti si impegnava per aiutare suor Candida e la sua Casa Betania, che si occupa dei bambini delle favelas di Salvador de Bahia. Con Antonella, la figlia maggiore, aveva un legame che con il tempo era diventato sempre più forte e speciale per entrambi. Vittorino Polegato ha lasciato la moglie Mina e i figli Antonella, Paolo e Giorgio. I funerali saranno celebrati in forma strettamente privata.
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