È morto Onorino Saccol Contribuì a fondare Würth Italia negli anni ’70

CONEGLIANO. Fu tra i fondatori della Würth Italia e da pioniere nel settore della ferramenta ha contribuito a farla diventare un’azienda leader, con 3.150 collaboratori e 125 punti vendita. Onorino Soccol è deceduto improvvisamente per un infarto a 86 anni.
La sua storia imprenditoriale è partita dal basso, come giovane che ha saputo mettere a frutto le sue capacità. Originario di Zoldo Alto, la sua famiglia era povera. Fu emigrante in Germania nel dopoguerra in cerca di fortuna come gelataio. Lì conobbe Reinhold Würth, il patron di quello che è diventato un impero nei prodotti di fissaggio professionali.
Nel 1963 Soccol e Würth aprirono a Terlano (Bolzano) il primo stabilimento di Würth Italia, insieme ad Anton Seebacher che fu primo amministratore delegato. Onorino Soccol a metà degli anni ‘70 con la sua famiglia si stabilì ad abitare tra Conegliano e Bagnolo, anche se per lavoro spesso girava tutta Italia poiché era responsabile della direzione della forza vendite e del rapporto con i clienti.
Quella che all’inizio fu un’avventura imprenditoriale, diventò un successo. Oggi l’azienda conta 240 mila clienti e fattura mezzo miliardo di euro.
«Il cliente è re e noi siamo i suoi umili servitori», questo era il motto di Soccol, che ha continuato a formare i collaboratori, instancabile e impegnato nell’attività fino agli ottant’anni. Un imprenditore che si è sempre rimboccato le maniche lavorando sul campo. «Un uomo caparbio, con etica e di parola», ricorda chi l’ha conosciuto.
L’ultimo saluto verrà dato domani alle 15 nella chiesa dell’Immacolata di Lourdes a Conegliano, stasera alle 20.15 il rosario. Sposato con Pierina Gerardo, lascia i figli Manuela e Paolo e familiari. Assindustria Venetocentro si è unita al cordoglio dei parenti.—
Di.B.
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