È allarme, Spresiano resta con 5 vigili

SPRESIANO. E’ bagarre in consiglio comunale sulla gestione della polizia municipale. La mozione proposta dal consigliere Martignago, che chiedeva di avviare collaborazioni con i Comuni vicini è stata bocciata dalla maggioranza. Una decisione che ha fatto urlare allo scandalo. Anche perché proprio in questo periodo si è assistito ad un’escalation di furti in abitazione che certo non ha evitato di coinvolgere anche Spresiano. E con solo cinque vigili a disposizione è difficile garantire la sicurezza.
«Da questa decisione emerge un dato disarmante e cioè che a Spresiano la sicurezza può' attendere», ha attaccato Maurizio Martignago, consigliere comunale di opposizione, «non si capisce la chiusura totale alla nostra mozione con cui proponevamo al sindaco di iniziare un nuovo percorso di relazione con gli altri comuni vicini, che avrebbe portato a mettere in convenzione il servizio di polizia locale con inevitabili vantaggi sia nell'aspetto della qualità del servizio che dell’economicità».
Fino allo scorso anno il territorio di Spresiano veniva coperto dal Consorzio Piave, che coinvolgeva altri comuni della zona, come Susegana.
Scioltosi per motivi di legge, il personale è stato ridistribuito tra i municipi che lo componevano. E a Spresiano sono rimasti solo cinque vigili. Non molti vista la vastità del territorio.
«Rimango allibito dalla staticità e dalla poca lungimiranza di un sindaco arroccato alla difesa di una scelta politica piuttosto che all’apertura ad una nuova forma di gestione che viene riconosciuta anche da altri sindaci come la migliore», prosegue Martignago, «a testimonianza ci sono le numerose convenzioni siglate di recente anche grazie agli incentivi che le favoriscono».
L’ex assessore alla sicurezza Giancarlo De Nardi aveva fatto del ritorno dei vigili a Spresiano una bandiera. Dopo la sua cacciata dall’esecutivo, le opposizioni si sarebbero aspettate un cambio di rotta anche nella gestione della polizia municipale.
Spresiano, infatti, vive due emergenza principali, quella dei furti in casa, condivisa da molti altri comuni, e quella della prostituzione.
«Missiato ha spacciato per notturno un servizio che termina alle 22», conclude Martignago, «inoltre, con questo personale, il servizio non può certo essere assiduo e presente come se vi fosse un organico maggiore, che si potrebbe ottenere convenzionandosi con altri Comuni».
Federico Cipolla
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso