I droni proteggono i vigneti, arrivano i robot al fianco degli operai

I velivoli teleguidati individuano malattie, parametri meteo e persino intrusi. Alle macchine automatizzate la trinciatura delle piante infestanti e il diserbo. Le dimostrazioni a Susegana in occasione della manifestazione Vite in Campo

Francesco Dal Mas
Uno dei droni teleguidati per il controllo dello stato fitosanitario dei vigneti
Uno dei droni teleguidati per il controllo dello stato fitosanitario dei vigneti

Ecco i droni capaci di catturare la presenza di malattie e parassiti o le carenze nutritive. Ti indicano anche l’eventuale necessità di irrigazione localizzata o di concimazione. Rilevano i parametri climatici e i loro effetti diretti sui filari, come pure i livelli di maturazione delle uve, per individuare il momento migliore per la vendemmia.

E, attenzione, intercettano pure animali selvatici o persone non autorizzate, a beneficio della sicurezza delle coltivazione.

«Stiamo puntando quasi esclusivamente sull'innovazione – è il commento del presidente Condifesa TVB Valerio Nadal, presentando la sesta edizione di “Vite in campo” venerdì 18 luglio all’azienda Collato -. Queste macchine sono in grado, tra l’altro, di ridurre l’impiego della chimica, macchine per la gestione della chioma in vigneto, macchine per la lavorazione del sottofila in alternativa ai diserbi. Ci sarà spazio anche per la robotica: macchine in grado di effettuare lavorazioni in vigneto senza la presenza dell'uomo. Oltre alla presentazione dei droni per rilevazione dello stato vegetativo delle piante e distribuzione di concimi fogliari per le aree impervie dove l'uomo fatica ad arrivare».

Uno dei cingolati in grado di operare in autonomia
Uno dei cingolati in grado di operare in autonomia

Vite in campo si tiene fino a sabato 19 nell’azienda Collalto di Susegana, dove venerdì sono state presentate, fra le altre attrezzature, cimatrici e defogliatrici di ultima generazione in grado di effettuare il lavoro senza danneggiamento della pianta per migliorare il microclima attorno al grappolo con lo scopo di contenere l’impiego dei fitofarmaci.

E questo, si è spiegato, in funzione di un futuro che vede annualmente il ritiro di alcune sostanze o le limitazioni di impiego. Si sono viste in opera le migliori attrezzature per la trinciatura dell’erba tra i filari e la lavorazione lungo la fila per il contenimento dello sviluppo delle infestanti.

«Operazioni queste che possono affiancarsi o sostituire l’impiego degli erbicidi»: così gli organizzatori.

E il futuro che cosa ci riserverà? I trattori ed altre macchine agricole in grado di muoversi autonomamente all’interno del vigneto senza la presenza umana. Macchinari che autonomamente provvederanno alla trinciatura dell’erba, alle cimature, alla difesa. E il tutto sarà collegato a questi robot porta attrezzi. Macchine, ad esempio, dotate di sensori in grado di arrestarsi in presenza di persone o animali o situazioni di pericolo in genere. Attrezzature che possono operare h24.

Nadal è intervenuto venerdì anche sull’emergenza dettata dai cambiamenti climatici. «Oggi l’emergenza climatica – ha detto - rappresenta una delle grandi sfide che il nostro settore si trova ad affrontare, dato che produce effetti negativi sia nella qualità che nella quantità del prodotto. Il viticoltore, pertanto, oggi deve saper gestire gli effetti generati da eventi atmosferici estremi sia sulla fisiologia della vite che sulle avversità biotiche. Tutto ciò deve avvenire in un’ottica sostenibile, con politiche comunitarie e consumatori sempre più attenti all’ambiente». 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso