“Dottor Benetton”: dal Fashion Institute la laurea ad honorem

Treviso. A Luciano Benetton diploma in Belle Arti dell’università Usa «Dedico il riconoscimento all’Italia e ai giovani sognatori»

TREVISO. Dottor Luciano Benetton: giovedì 24 maggio, al Radio City Music Hall di New York, il fondatore e presidente di Benetton Group ha ricevuto il titolo ad honorem di dottore in Belle Arti (Fine Arts) da parte del prestigioso istituto americano Fashion Institute of Technology.

Nell’ambito della cerimonia di consegna dei diplomi, che ha coinvolto oltre 3.800 studenti, Luciano Benetton è stato insignito della laurea honoris causa «per il suo contributo innovativo in ambito industriale, per le sue idee coraggiose e per la sua costante ricerca di unità, responsabilità civile e rispetto tra gli individui». Chuck Hoberman (designer, inventore e ingegnere) e la giornalista televisiva Lilliana Vazquez sono stati i relatori principali dell’evento.

Luciano Benetton ha così commentato: «Sono particolarmente onorato ed emozionato nel ricevere questa laurea ad honorem da parte di un’istituzione così prestigiosa in una città che continua ad essere cuore pulsante e vetrina straordinaria di arte e cultura. Ho sempre ammirato il melting pot americano che certamente ci ha ispirati nella nostra missione di colorare il mondo. Dedico questo riconoscimento al mio Paese, l’Italia, e soprattutto ai giovani che invito sempre a sognare con coraggio e ottimismo per costruire una civiltà migliore».

Oggi Luciano Benetton è alle prese con il delicatissimo piano di rilancio dell’azienda che porta il suo nome e della quale ha ripreso le redini. Una voglia di rimettersi in gioco che ha convinto l’istituto americano a conferirgli il prestigioso riconoscimento: «Creatività e innovazione sono centrali nel curriculum e nella comunità del Fashion Institute of Technology, e l’impegno verso la diversità è uno dei nostri principi costitutivi, ecco perché Luciano Benetton è un esempio straordinario per i nostri studenti» ha spiegato Joyce F. Brown, presidente del FIT. «Egli è fonte di ispirazione sia per la sua carriera di successo, caratterizzata da una visione globale e da un approccio innovativo al business, sia per i suoi valori umani, fra i quali una profonda umanità e la determinazione ad affrontare le tematiche più urgenti».

Il FIT, che fa parte della State University di New York, è un’istituzione da quasi 75 anni.

 

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