DOSSIER Autostrade venete, la stangata di Capodanno

Inchiesta sul maxisalasso dei pedaggi: le cinque società concessionarie, gli aumenti record, le possibili soluzioni
20080909 - ROMA - CLJ - CASSAZIONE: 'SCROCCAVA' TELEPASS IN AUTOSTRADA, 7 MESI CARCERE. I cartelli delle corsie Telepass al casello autostradale di Roma Nord, in una immagine di archivio. Riusciva a 'scroccare' il pedaggio autostradale 'attaccandosi' alle macchine munite di Telepass nella corsia riservata, passando, in diverse occasioni, prima che la sbarra si richiudesse. Ma il guidatore provetto della provincia di Monza, alla fine e' stato beccato e condannato per il reato di truffa continuata, nei confronti della societa' ..'Autostrade', a 7 mesi di carcere e 400 euro di multa. La sentenza e' stata poi confermata anche dalla Cassazione...ANSA/ARCHIVIO/MASSIMO CAPODANNO/DRN
20080909 - ROMA - CLJ - CASSAZIONE: 'SCROCCAVA' TELEPASS IN AUTOSTRADA, 7 MESI CARCERE. I cartelli delle corsie Telepass al casello autostradale di Roma Nord, in una immagine di archivio. Riusciva a 'scroccare' il pedaggio autostradale 'attaccandosi' alle macchine munite di Telepass nella corsia riservata, passando, in diverse occasioni, prima che la sbarra si richiudesse. Ma il guidatore provetto della provincia di Monza, alla fine e' stato beccato e condannato per il reato di truffa continuata, nei confronti della societa' ..'Autostrade', a 7 mesi di carcere e 400 euro di multa. La sentenza e' stata poi confermata anche dalla Cassazione...ANSA/ARCHIVIO/MASSIMO CAPODANNO/DRN

VENEZIA. La chiamano stangata di Capodanno. Ma quest’anno il caro pedaggi ha avuto il sapore amaro di una polemica non ancora sopita.

Gli aumenti. Dal primo gennaio 2014 i costi al casello sono aumentati per tutti i concessionari, in media del 3,9%: nel Veneto le punte massime si registrano per Autovie venete (+7,17%), Cav (+6,26%), Autostrade per l’Italia (+4,43%); sotto la media nazionale invece gli aumenti di Brescia-Padova (+1,44%) e Autobrennero (+1,63%).

Ma l’aumento che più ha fatto discutere è quello tra Venezia e Padova dell’autostrada Serenissima: dal 2009 questo tratto è gestito dalla concessionaria regionale Cav che, a seguito della realizzazione del Passante di Mestre, ha in carico anche la bretella per l’aeroporto Marco Polo, la vecchia tangenziale di Mestre A57 e, appunto, i poco più di venti chilometri che collegano le due città del Veneto centrale.

 

La Padova-Mestre. Fino al 31 dicembre la tariffa era agevolata: 80 centesimi nel tratto Padova Est-Mirano Dolo, 3 euro e 30 centesimi tra Padova Est e la barriera di Venezia-Mestre. Dal primo gennaio la tariffa è unica per tutto il tratto tra Padova e Mestre: 2 euro e 80 centesimi. A fronte di una riduzione di cinquanta centesimi, un aumento del 350% nel tratto breve della Padova-Venezia.

Il tornello. Ciò ha reso inoltre non più conveniente il sistema del «tornello» escogitato da molti pendolari: uscita tattica al casello di Dolo, rientro immediato per percorrere il tratto - liberalizzato - fino a Mestre, risparmiando così ben due euro e cinquanta centesimi alla volta. Praticamente la società concessionaria Cav ha deciso il cosiddetto «arretramento virtuale» dei caselli di Dolo-Mirano e di Mira-Oriago. Chi entra a Padova Est ed esce a Mirano Dolo paga 2,80 centesimi: se rientra subito ed arriva a Mestre il pedaggio è gratuito.

Ci stiamo pagando il Passante. Se l’aumento record della Padova-Venezia un merito ha è quello di aver reso chiaro e trasparente il meccanismo del project financing. I pedaggi incassati da Cav, infatti, sono destinati al pagamento del Passante di Mestre, aperto l’8 febbraio 2009.

Lo spiega molto bene il presidente di Cav, Tiziano Bembo, 53 anni (nell’articolo del 3 gennaio 2013): il costo del Passante è di circa 1,2 miliardi di euro. Il rimborso è garantito, attraverso Cav, da tre forme di finanziamento: il flusso dei pedaggi (circa 100 milioni di euro l’anno), un prestito contratto con la Bei, la Banca europea degli investimenti, per 300 milioni euro, il finanziamento di un pool di 8 banche in corso di perfezionamento, e una garanzia di Anas per la somma restante.

Dunque, le tariffe delle autostrade venete gestite Cav devono essere compatibili con l’equilibrio finanziario su cui si regge l’oggetto sociale della concessionaria regionale.

Le polemiche. L’aumento delle tariffe Cav ha dell’incredibile: più 19,81% in due anni (13,6% l’anno scorso, 6,2% quest’anno). Ecco spiegata la ragione per cui si è scatenato un inferno di reazioni. Hanno protestato le associazioni di categoria dei trasportatori, i pendolari, il mondo della politica. Il direttore dei nostri giornali ha chiesto uno stop alle tariffe (qui il suo appello); il governatore del Veneto Luca Zaia (qui la sua lettera) ha risposto che intende prendersi a cuore del problema e ha chiesto a Cav di studiare forme di abbonamento per particolari categorie. Il ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi, rispondendo a un’interpellanza del deputato democratico Andrea Martella, ha confermato che va rivisto tutto il sistema delle concessioni autostradali e che alcune categorie di pendolari vanno agevolate.

Le soluzioni. Cav, in seguito alle proteste e alla esplicita richiesta del governatore del Veneto, si è messa a lavorare attorno al tema delle agevolazioni e degli sconti che si possono attivare per particolari categorie. Nel frattempo, Cav ha reso noto che il piano finanziario di rimborso del Passante è così oneroso anche perché la durata della convenzione è «troppo breve» rispetto ad analoghe concessioni. La scadenza della concessione, infatti, è legata alla data del 31 dicembre 2032. L’allungamento della convenzione consentirebbe infatti di «spalmare» il rientro dell’investimento sul Passante in un arco più lungo di tempo, conservando le tariffe più leggere. Ma un eventuale prolungamento passa attraverso un piano di investimenti infrastrutturali sulla rete: e Cav sta pensando alla quarta corsia della Venezia-Padova, la porta stradale principale di accesso all’Italia settentrionale da Est. Unita alla realizzanda terza corsia dell’A4 tra Mestre e Trieste, consentirebbe di rendere più agevoli i collegamenti del Corridoio mediterraneo, previsto dalla pianificazione dei Trans-European transport network (Ten-T).

I concessionari. Rimane la riflessione sulla frammentazione dei concessionari esistente nel Veneto. Nei poco più 400 chilometri di rete insistono le competenze di cinque concessionari: Autobrennero, Autostrada Brescia-Padova, Autostrade per l’Italia, Cav, Autovie venete. Ciascuno con le proprie ramificazioni societarie ed articolazioni non sempre lineari in termini di economie di scala. Più d’uno indica nella concentrazione dei soggetti una maggiore efficienza, con evidenti ricadute sulle tariffe dei pedaggi.

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