Doppio volo radente del Boeing su Treviso. Esposto al Comune: «Basta con i pericoli»

Due tentativi di atterraggio falliti, e la rotta anomala sui tetti delle case. «Operazione inconcepibile e rischiosissima»

TREVISO. Un doppio cambio di rotta sui cieli di Treviso e Quinto con due voli radenti sui tetti delle case e una manovra anomala con due distinti tentativi di atterraggio. All’aeroporto Canova scoppia una nuova rovente polemica, ad innescarla un volo proveniente da Mosca, sabato scorso, previsto in atterraggio su Treviso poco prima dell’una e protagonista di un inspiegabile avvicinamento che è finito nel mirino del comitato che adesso minaccia denuncia.

Il volo

Il Boeing era il Pobeda 857, partito dalla capitale sovietica per atterrare sulla pista di Treviso sabato verso l’ora di pranzo. Tutto normale lungo il tragitto, tranne per l’avvicinamento a Treviso. La manovra è stata immortalata dai tracciati radar, ma anche da molti residenti di quinto e Treviso che in quel momento si trovavano a casa, nei pressi della pista, o per strada e si sono visti sorvolare dal Boeing. L’aereo ha prima imboccato la classica rotta di avvicinamento su Quinto, come un atterraggio di routine, ma poco prima di atterrare, a quota già ridotta, ha virato nettamente verso Preganziol, allargandosi per poi mettersi su una rotta parallela alla pista continuando a volare in direzione Treviso. Una volta sopra l’abitato del capoluogo una nuova netta virata, come per atterrare sulla pista in direzione Quinto. Ma anche in questo caso, dopo aver ridotto la quota come per prepararsi a toccare terra, l’aereo non è atterrato e con una brusca accelerata si è risollevato continuando a volare lungo la linea di pista fino a ritrovarsi nuovamente sopra l’abitato di Quinto. Lì una nuova virata, stavolta a 180 gradi, ancora sopra i tetti delle case, finita con il definitivo atterraggio. Sulla pista del Canova, stando poi ai piani orari, c’erano nel frattempo altri aerei in partenza.

Rabbia ed esposto

«Il sindaco Mario Conte deve chiarire cosa è accaduto e perché» dice Valdo Tamantini, tecnico specializzato del comitato, «ben sapendo che son vietati atterraggi con sorvoli sulla città salvo in casi eccezionali, ma non era il caso di sabato». Ancor più duro il presidente Giulio Corradetti che oltre all’esposto in Comune minaccia denunce. «L’operazione di atterraggio di sabato scorso è assurda, inconcepibile e pericolosissima, oltre che ovviamente non prevista né autorizzata» incalza il presidente, «dimostra la pericolosità e i rischi di avere una struttura del genere a due passi dal centro: non si tratta di un aeroporto di città, ma di un aeroporto in città. E presto o tardi potrà accadere qualcosa di sconveniente, servono provvedimenti e che chi di dovere si renda conto dei rischi che l’aeroporto porta con sé».

I precedenti

Mesi fa, un volo proveniente da Mosca, fu protagonista di una sorvolo radente su Treviso che mise in allarme tutta la città. A maggio poi l’agenzia per la sicurezza del volo aprì una inchiesta su una rischiata collisione tra Boeing sulla pista. –
 

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