Domani mattina l’addio a Michele Uliana morto domenica in moto
MASERADA
«La cattiveria è degli sciocchi, di quelli che non hanno ancora capito che non vivremo in eterno». È la frase che Michele Ulliana aveva postato nei propri social il giorno prima di morire e che i suoi familiari hanno deciso di riportare nell'epigrafe che ne annuncia le esequie, fissate dopo il nulla osta delle autorità che indagano sull’incidente .
Un incidente in moto, domenica scorsa, aveva infatti strappato il 32enne di Candelù ai suoi cari, che lo saluteranno alle 10.30 di domani mattina, a sei giorni esatti da quel tremendo schianto lungo via Argine, in comune di Cimadolmo, tra la sua MV Augusta F3 675 ed una Hyundai i10 guidata da una donna classe 1973 della zona. E saranno senz'altro in molti, nella parrocchiale di Candelù, a volersi stringere attorno ai genitori Ivana e Veniero, alla sorella Amy, alla fidanzata Oksana e alle due nonne.
Ci saranno i tantissimi amici, alcuni dei quali erano con lui la mattina stessa dell'incidente, durante la partecipazione ad un raduno motoristico, ed i tanti colleghi della Mion & Mosole, dove Michele lavorava da circa tre anni.
Sul sagrato della chiesa, ad accompagnare Michele, ci saranno i tanti amici motociclisti ed i vespisti del Clup "Le scimmie del Piave", con le proprie due ruote.
I titolari dell'azienda, come già annunciato nei giorni scorsi, fermeranno invece la propria produzione. All'interno della ditta Michele si era fatto apprezzare fin da subito, ricevendo la stima di tutti e riuscendo, per disponibilità e capacità, a farsi affidare la supervisione di numerosi cantieri all'estero: dalla Russia, dove aveva conosciuto la fidanzata Oksana, alla Romania, fino a Korea e Stati Uniti.
Alle 20.30 di stasera, intanto, sempre nella chiesa di Candelù, gli amici assieme al parroco don Saverio Fassina, hanno organizzato una veglia di preghiera per ricordarlo. —
Alessandro Bozzi Valenti
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