Dieci gatti avvelenati e un cane decapitato

Farra di Soligo: l’associazione animalista “Mici Felici” denuncia una serie di morti misteriose in via dei Cavai ed un inquietante episodio in via San Michele

FARRA DI SOLIGO. Una decina di gatti avvelenati, e persino un cane decapitato. Inquietante scoperta dell’associazione animalista “Mici Felici” di Farra di Soligo. I gatti, uccisi con bocconi al veleno, sono stati rinvenuti qualche giorno fa in via dei Cavai, a due passi dal centro. Il cane decapitato, la cui carcassa è stata presa in consegna dall’Usl 7, è stato scoperto qualche settimana fa in un vigneto vicino alle abitazioni di via San Michele. Dice il sindaco Giuseppe Nardi: «Violenza intollerabile».

Non è la prima volta che a Farra si registrano episodi del genere. Un anno fa tre cani furono avvelenati, sempre con bocconi di carne tossici. Stavolta tutto sembra partire dalla casa di una signora di via dei Cavai, da anni impegnata a prendersi cura dei randagi. Un’attività per la quale si era attirata l’antipatia di qualcuno, infastidito da quella colonia di gatti. A un certo punto, però, l’anziana è costretta a trasferirsi in casa di riposo. E gli animali diventano facili prede per il vicino rancoroso. «Forse i bocconi avvelenati erano per i gatti di cui si prendeva cura la signora», spiega Alessandra De Rosso, presidente di Mici Felici, «ma i sono stati ingoiati da tutti i gatti della via, anche quelli di proprietà. Siamo stati contattati da diverse famiglie. In via dei Cavai sono almeno dieci i mici uccisi. Si sono salvati un paio di gatti sterilizzati che vivono in casa. I bocconi al veleno sono stati consegnati a un veterinario».

Mistero, invece, sul cane decapitato rinvenuto in via San Michele. Questo caso è più inquietante e farebbe pensare a un’intimidazione. L’assenza del microchip non ha permesso di risalire al proprietario dell’animale. Né sono state sporte denunce in tal senso ai vigili o ai carabinieri: «Apprezziamo il lavoro che sta facendo “Mici Felici”, che gode di tutto il nostro sostegno», commenta Nardi, «ma invito i cittadini a denunciare questi episodi anche ai vigili del Comune o all’ufficio Ambiente. Anche via mail o in forma anonima».

Andrea De Polo

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