Dieci anni a S. Bartolomeo col primo campo sintetico Idea di Treviso Academy

La proposta approvata in giunta ora sarà oggetto di un bando Investimento da 600 mila euro compartecipato dal Comune De Checchi: «È la strada giusta»

Dall’essere il campo di calcio più malridotto di tutta Treviso, con annosi problemi di drenaggio, buche, pozze d’acqua che si creavano ad ogni piovasco, il campo di calcio di San Bartolomeo diventerà il primo rettangolo di gioco innovativo di tutta la città.

Un progetto prevede la realizzazione del primo campo di calcio in erba sintetica trevigiano, ed oltre a questo la riqualificazione degli spogliatoi e dell’area panchine. A firmarlo il Treviso Calcio o meglio “Treviso Academy”, la società sportiva che sta cercando di riportare in auge la maglia e il vivaio biancoceleste. Il piano è allegato ad una proposta fatta al Comune: gestire l’area sportiva per 10 anni e farla diventare la propria fucina, la propria casa base. L’amministrazione ha valutato il piano nel corso dell’ultima giunta ed ha accolto di buon grado l’offerta, che dovrà però passare attraverso la pubblicazione di un bando di gara ad evidenza pubblica.

Si tratta infatti di un intervento non di poca cosa anzi. L’investimento è pari a quasi 600.000 euro Iva compresa; soldi che metterebbe in toto la società sportiva avviando immediatamente la completa riqualificazione del campo di calcio di San Bartolomeo. Ma anche il Comune poi farebbe la sua parte, con un investimento da circa 250.000 euro suddiviso in contributi annuali all’Academy per tutto l’arco di quella che sarebbe una concessione decennale.

La società ha scelto San Bartolomeo perché è un campo centrale, sottoutilizzato ma soprattutto storico luogo di gioco della città. Quale miglior “sede” per chi vuole essere portabandiera di Treviso? Scegliere San Bartolomeo non poteva prescindere dal riqualificarlo completamente. Negli ultimi anni infatti quel campo di calcio è stata una croce per l’amministrazione che più volte ha cercato di sistemarlo senza mai riuscirci. Si qui il disuso della struttura: troppo arduo giocarci tra buche e avvallamenti, impossibile curarla tra pozze e mancati drenaggi, impossibile anche svolgersi allenamenti tanto che uno a uno sono andati via anche i piccoli. Di qui l’idea : addio terra erba, avanti alla spianata e alla copertura sintetica come nei grandi stadi. Ma soprattutto avanti col gioco.

«Credo sia una idea lodevole, per la città e per la società» commenta l’assessore allo sport e vicesindaco Andrea De Checchi che ha portato in giunta la proposta, «un progetto che riqualifica e crea nuove opportunità sportive, che dà alla città lustro, e delinea una progettualità a lungo termine vantaggiosa sia per la società che per l’intera comunità». Il bando, sottolinea, verrà emesso nel giro di qualche settimana, se poi a presentare offerte sarà solo l’Academy, come è quasi scontato che sarà, «si potrà procedere subito con i lavori». «Un ottimo intervento anche in quartiere che sta crescendo e che permetterà anche al Comune di avere i propri spazi nella struttura». Come per tute le concessioni, Ca’ Sugana si potrà ritagliare infatti dei tempi di utilizzo dell’impianto, per manifestazioni proprie o magari dare uno spazio ad altre società o attività giovanili.—



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