Devastata la sede del calcio Istrana, fermato un ragazzino

Vandali negli uffici e negli spogliatoi, i carabinieri fermano un minore, uno in fuga

ISTRANA. Non hanno risparmiato nulla: uffici, spogliatoi, magazzini, locali di servizio. Persino la sala trofei. Tutto messo a soqquadro, rovesciato, rotto, rubato (sono sparite le coppe della società, il defibrillatore, maglie e palloni). La notte di vandalismi tra venerdì e sabato è costata carissima al calcio Istrana, che ha visto letteralmente finire sottosopra la propria sede di via del Capitello e che ora conta danni per migliaia di euro, ma rischia di costare ancora di più ai protagonisti del gesto, beccati dai carabinieri di Castelfranco mentre se la davano a gambe, alle 3 di notte, con due borsoni pieni di refurtiva. Uno di loro, un minorenne italiano residente in zona, è stato beccato in flagranza di reato, e denunciato al Tribunale dei Minori. Gli altri (si sospetta di altre due persone) sono riusciti a fuggire, ma hanno le ore contate.

«Mai vista una cosa del genere, una devastazione totale» spiega rammaricato il presidente del calcio Istrana, Fabio Marconato. «Il blitz è durato circa un paio d’ore, hanno colpito all’interno della palestra di via Capitello che gestiamo assieme al Tennis Club. Si sono introdotti dalla segreteria, poi hanno sfondato le porte della Club House, quindi si sono dedicati alla sede della nostra squadra di calcio. Si sono portati via i monitor dei computer e il defibrillatore, oltre a molti altri oggetti. Addirittura, sono sparite le scarpe dei giocatori e le coppe». La banda, composta da due o tre soggetti, non si è limitata a rubare il possibile, ma si è “divertita” anche a sfondare porte e finestre, rovesciare archivi e scatoloni di materiali tecnici, danneggiare gli estintori. Il caos generato dall’atto vandalico in piena notte, tuttavia, ha insospettito alcuni residenti. E da uno di loro è partita la chiamata al 112. In pochi minuti, sul posto è arrivata una pattuglia da Castelfranco, che è riuscita a beccare il gruppo di ragazzi mentre fuggiva con i borsoni carichi di refurtiva.

«Grazie alla segnalazione del privato cittadino, e al tempestivo intervento della pattuglia, siamo riusciti a prendere uno dei responsabili», conferma il comandante della compagnia carabinieri di Castelfranco, il capitano Alessandro Albiero. Si tratta di un minorenne italiano, e per questo la pena sarà decisa dal Tribunale dei Minori. Non era un soggetto collegato al calcio Istrana: aveva indossato la maglia della squadra soltanto per una stagione, nelle giovanili, ma molti anni fa. Proprio la sua confessione potrebbe portare all’identificazione degli altri responsabili. 

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