Deltaplano sui cavi, muore folgorato

BORSO. Precipita con il deltaplano e trancia i cavi dell’alta tensione. Questa la tragica fine di un pilota norvegese rimasto folgorato dal contatto con la linea elettrica. A causare una morte tremenda e crudele è stata una scarica di 20 mila volt, seguita da un volo di 5 metri. L’incidente è avvenuto ieri poco dopo le 14.30 a Semonzo. L’uomo, 59 anni, stava atterrando con il suo deltaplano in un campo tra il maneggio Montegrappa di via Molinetto e la pista di atterraggio del Garden Relais, quando, dopo aver tranciato i cavi dell’alta tensione con un’ala del velivolo, è precipitato per diversi metri e si è schiantato al suolo. Inutili i tentativi dei medici del Suem 118 di Crespano di salvargli la vita: il pilota purtroppo è morto dopo poco il loro arrivo. Sul posto anche due squadre dei vigili del fuoco di Castelfranco e una di Bassano, l’elisoccorso di Treviso, i tecnici dell’Enel e una pattuglia dei carabinieri di Crespano per ricostruire la dinamica dell’incidente. Un grande appassionato di volo, Per Axel Otto Ramstad, che assieme alla moglie June Karina Korsmo era partiti da Oslo a biordo del loro camper. Alle falde del Grappa erano arrivati da pochissimi giorni, insieme ad un gruppo di amici. E mentre Per Axel ieri ha trovato la morte tra i cavi dell’alta tensione, sopra il cielo di Borso si disputava il più grande contest di volo, Expo Montegrappa, aperto a tutti i piloti ed amanti del volo libero giunti da ogni parte del mondo. Gli organizzatori fanno sapere che il pilota norvegese «non era iscritto a nessuna gara». Però, come ha confidato la moglie alle forze dell’ordine, avrebbe voluto partecipare alle attività previste dalla manifestazione durante questo fine settimana. Quella di ieri è stata una giornata di sole, con un cielo terso, limpido, l’ideale per prendere il parapendio o il deltaplano e volare. Così il pilota norvegese dopo pranzo aveva deciso di fare un giro in deltaplano. «Era un esperto: aveva il brevetto di volo», dice in lacrime la moglie, June Karina Korsmo. Qualcosa, durante il volo di Ramstad, non è andato per il verso giusto. Forse una manovra sbagliata oppure un colpo di vento gli hanno fatto cambiare improvvisamente la traiettoria. Dal luogo dell’incidente alla pista di atterraggio c’è una distanza di oltre 150 metri. Dalla ricostruzione fatta da alcuni testimoni oculari del drammatico incidente in volo, Per Axel aveva provato a virare ma all’ultimo istante ha urtato con il telaio di una vela del deltaplano contro i cavi dell’ alta tensione dell’Enel. La chiamata d’emergenza alla centrale 118 è stata immediata. All’arrivo dei soccorsi, il medico e l’infermiere del Suem di Crespano hanno tentato fino all’ultimo di rianimare l’uomo, ma poco dopo il suo cuore purtroppo ha smesso di battere per sempre. Sul posto anche un amico del pilota, che lancia le prime accuse sulla sicurezza in volo. «Sopra i cavi non ci sono le luci di segnalazione ostacoli » ha sottolinea il giovane. Il corpo del pilota è stato trasferito nell’obitorio dell’ospedale di Montebelluna, dove oggi si terrà il riconoscimento ufficiale da parte della moglie.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso